Dopo l'ottimo pari esterno di Bologna che ha consolidato la classifica dei parmensi in un granitico ottavo posto, i ducali sono attesi all'impegnativo scontro interno contro una squadra che ha fame di punti e che dopo il proprio mese thriller ,a cavallo degli ultimi cinquanta giorni, ha assoluta necessità di allontanarsi dalla parte bassa della classifica. Chiede strada al Parma di D'Aversa, infatti, il Milan di Pioli che, dopo lo scialbo pari interno contro il Napoli, sa bene di dover convincere i propri tifosi, ma soprattutto se stesso delle proprie potenzialità, invertendo un trend non del tutto soddisfacente prima che sia troppo tardi. Si fa sul serio, dunque, allo Stadio Tardini di Parma, oggi più che mai l'imperativo è categorico: vietato sbagliare!

D'Aversa, nonostante le defezioni di formazione, soprattutto nel reparto offensivo, non rinuncia al suo modulo cardine. Nel canonico 4-3-3, infatti, schiera Sepe tra i pali, con il quartetto difensivo formato da Darmian, Iacoponi, Alves e Gagliolo. A centrocampo vi sono Hernani, Brugman e Barillà. In avanti Kulusevski e Gervinho ai lati di Kucka, schierato ancora punta centrale. 


Pioli recupera Calhanoglu e Bennacer, dopo la squalifica che li aveva tenuti forzatamente fuori contro il Napoli, e schiera il solito 4-3-3, cambiando solo alcuni interpreti. Dinanzi a Donnarumma torna il duo difensivo obbligato formato da Musacchio e Romagnoli, esterni Conti e Hernandez. A centrocampo con Bennacer e Kessié c'è Bonaventura, arretrato rispetto all'ultima uscita. In avanti torna Suso in coppa con Calhanoglu ai lati di Piatek.

Dopo i convenevoli di rito, inizia il primo tempo e subito con il Milan in avanti che, dopo il dialogo tra Piatek e Calhanoglu, trova la girata del turco con il pallone che termina a lato non di molto. Ancora Milan già al 5', questa volta Calhanoglu inventa e Romagnoli ha l'onore e l'onere di rifinire, ma il suo colpo di testa termina alto. Il Milan spinge, il Parma si limita a controllare, ma con troppa fatica, così al 24' ancora il Milan vicino al gol con tentativo di Kessié, sul quale Sepe si supera rifugiandosi in corner. Sugli sviluppi del medesimo, ci prova Piatek, ma con poca fortuna. Poco dopo la mezzora primo squillo del Parma che, con Hernani, ha l'occasione del vantaggi, ma Romagnoli chiude la linea di passaggio quando Donnarumma è ormai superato e l'azione sfuma. Sul ribaltamento di fronte ci prova Calhanoglu con Sepe che si rifugia in corner. È un match divertente e combattuto nel quale manca solo il gol, che non arriva e così al 47', dopo due minuti di recupero termina la prima frazione di gioco.

Nella ripresa si riparte con i medesimi 22 in campo e, dopo i primi minuti di studio, con lo stesso dinamismo del primo tempo. Al 60' l'azione più pericolosa, questa volta di marca rossonera, con Suso che prova la conclusione dalla distanza senza inquadrare la porta di pochi centimetri. Girandola di sostituzioni e cartellini gialli che spezzano un po' il ritmo del match, ma le squadre tornano a studiarsi e ad attaccare a testa bassa e a beneficiarne è soprattutto lo spettacolo. Squilli di Calhanoglu e Gervinho, ma entrambi con poca convinzione e i rispettivi portieri non corrono particolari pericoli. Ci prova ancora il Milan con Suso e Calhanoglu, ma nell'ultimo tocco il Milan è sempre troppo impreciso. Al minuto 88', in modo un po' rocambolesco il Milan raccoglie i frutti di quanto raccolto: Bonaventura trova l'ottima conclusione dalla distanza, Sepe respinge e sul pallone si avventa Darmina, il cui lancio a liberare l'area carambola su Bruno Alves e poi su Hernandez che di prima intenzione calcia trovando l'angolino vincente per il vantaggio dei rossoneri. Il Milan è in vantaggio! Sono 3 i minuti di recupero, nei quali il Parma non riesce a pungere e il Milan a ripartire e gestire con saggezza. Termina qui il match, Milan batte Parma 1-0, decide Hernandez.

Il Milan torna alla vittoria, la seconda della gestione Pioli. I rossoneri avevano necessità di muovere la classifica e vi riescono nel modo più insperato, ma probabilmente anche più bello. La Dea bendata inizia a benedire i rossoneri, con la speranza che non sia solo un episodio ma l'inizio di un nuovo ciclo. Sfortunato il Parma, punito per un episodio, ma in fondo con nulla più di quanto meritato ed in fondo, quest'oggi, è giusto così.

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