In carriera ha ottenuto risultati non sempre stellari, o comunque non all'altezza di quelli dell'ultimo anno e mezzo alla Lazio. E chissà, forse a Genova Ciro Immobile avrebbe potuto fare molto di più se il patron Preziosi avesse avuto la seria intenzione e la forza per trattenerlo, risolvendo a proprio favore la compartecipazione con la Juventus in quell'estate del 2013. Invece no, ritorno in bianconero e cessione di metà del cartellino al Torino. Dove dodici mesi più tardi si laureerà addirittura capocannoniere del torneo con 22 centri in 33 partite. Un rimpianto grande, visto che in Liguria era a tutti gli effetti la sua prima annata da protagonista e titolare in Serie A, dopo gli incredibili 28 gol del precedente campionato cadetto con cui diede una grossa mano al Pescara per ottenere la promozione nella massima categoria. Evidentemente non era destino. Oggi i tifosi del Genoa lo fischiano, come spessissimo accade di fronte a un ex. Ma la fame di Ciruzzo è immensa, così come sono ormai lontani anni luce gli sbiaditi ricordi di un passato da novellino in cui ancora doveva imporsi nel panorama calcistico nazionale e non. Proprio come sta facendo adesso e vorrà a fare nelle prossime stagioni.
Difesa a quattro composta da Lorenzo De Silvestri (ben cinque stagioni alla Sampdoria, sua ultima squadra prima di passare a Torino), Federico Peluso (meteora juventina tra il 2013 e il 2014), Sebastian De Maio (a Firenze l'anno scorso) e Pol Lirola (riscattato a titolo definitivo pochissime ore fa dal Sassuolo).
Centrocampo a due formato da Ivan Radovanovic (atalantino in tre diversi momenti in carriera, tra il 2008 e il 2013) e Davide Faraoni (anche lui un prodotto del vivaio interista).
Linea dei trequartisti che con Pandev prevede Daniele Verde (il cui cartellino appartiene alla Roma, a titolo temporaneo a Verona) e Fabio Quagliarella (col Torino 26 marcature in Serie A).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.