La Roma è stata la sua prima squadra italiana, la prima con cui ha potuto imporsi ad altissimi livelli, nel calcio che conta, nei palcoscenici più probanti del nostro Paese e non solo. Eppure il rapporto tra Miralem Pjanic e i giallorossi, durante e dopo che si è concluso, non è stato quasi mai tutto rose e fiori. E pensare che prima che sbarcasse a Trigoria su di lui c'era il pressing della Lazio, che evidentemente nell'estate del 2011 c'aveva visto lunghissimo. Alla fine, però, con undici milioni di euro l'ha spuntata il club del neo-presidente James Pallotta. In cinque stagioni, un crescendo continuo, dal punto di vista delle prestazioni e anche dei gol: dai tre del 2012 ai ben dieci del 2016. In mezzo, tuttavia, nessun trofeo alzato al cielo (e la finale storica di Coppa Italia del 2013 persa contro la Lazio). Stimolo forse decisivo per convincerlo a cambiare aria, ad alzare l'asticella, a trasferirsi in un club che gli garantisse di colmare questa lacuna. Così, ecco la Juventus. Con cui ha già conquistato due Scudetti e due Coppe Italia, aspettando il sogno di tutti, quello dalle Grandi Orecchie. Intanto, c'è un Napoli da tenere a distanza, per inaugurare al meglio il trittico di sfide a chiudere il 2018 e il girone d'andata. Magari, ritrovando il +3 proprio contro la compagine del Belpaese che ha avuto il merito di lanciarlo nel nostro calcio.


Quell'Empoli di Sarri girava davvero a meraviglia. Non tutti, però, probabilmente ricordano che la storia tra Riccardo Saponara e i toscani è durata ben più di un felice biennio. Parte infatti dal lontano 2009 la sua esperienza con gli azzurri, sui campi duri e marcati della cadetteria. Una lenta e lunga risalita, fino al traguardo Milan, toccato con mano ma che di fatto non gli ha portato i frutti sperati. E allora di nuovo lì, a Empoli, per maturare definitivamente al servizio di un signore anti-sistema, ex direttore di banca e con un'idea di calcio tutt'altro che convenzionale. Quattordici reti in due anni e mezzo, giocate spettacolari, la sensazione di aver riscoperto un talento di assoluto spessore. Poi la Fiorentina e, ora, la Sampdoria. Si è messo alle spalle qualche problema fisico di troppo, sta ormai trovando sempre maggiore minutaggio e anche episodi decisivi (come la perla al 99' contro la Lazio per il 2-2 definitivo). Sabato pomeriggio tornerà al Castellani, davanti a quelli che erano i suoi tifosi. Riuscirà a dar loro un dispiacere?

Pjanic a contrasto con Chiellini

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Saponara esulta coi tifosi dell'Empoli dopo un gol 

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Tra i pali troviamo Wojcieck Szczesny: per lui due ottime stagioni con la maglia della Roma prima del passaggio alla Juventus.

Difesa a quattro composta da Andrea Masiello (19 presenze e 1 gol col Genoa, tra A e B), Medhi Benatia (una sola annata in giallorosso, poi il trasferimento al Bayern Monaco), Lorenzo Tonelli (ben sei campionati a Empoli) e Matias Silvestre (colonna della Sampdoria dal 2014 al 2018).

Centrocampo a quattro completato da Joel Obi (prodotto proprio del vivaio dell'Inter) e Mirko Valdifiori (meteora del Napoli nell'annata 2015/2016).

Tandem offensivo che prevede Simone Zaza (20 centri in A col Sassuolo) e Riccardo Meggiorini (cresciuto nelle giovanili nerazzurre, solo un'apparizione per lui nel novembre del 2004 grazie a Mancini).

C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.