Una delle parole più in voga nel mondo del calcio dell'ultimo decennio è senza dubbio "turnover": con un calendario sempre più fitto e ricco di impegni, spesso abbastanza (per alcuni troppo) ravvicinati, è indispensabile per molti allenatori effettuare una scientifica rotazione degli effettivi in modo tale da schierare un 11 di partenza quanto più possibile pronto dal punto di vista fisico e mentale. Ci sono allenatori che hanno fatto del turnover un vero e proprio mantra (Ancelotti su tutti), mentre ce ne sono molti altri che si sciolgono come vampiri alla luce del sole al sol pensiero. Ancora oggi non si sa se esista una ricetta perfetta per raggiungere determinati risultati, ma in chiave fantacalcistica una cosa è certa: i giocatori inamovibili sono da sempre più appetibili rispetto ad altri colleghi magari altrettanto talentuosi ma costretti a regolari turni di riposo. In Europa ci sono tanti stakanovisti dal voto certo, rifugio sicuro quando tutto sembra andare a rotoli: col solito taccuino in mano, andiamo a scoprire chi sono.  

In Premier League sono diversi i giocatori che dopo 13 partite (1170 minuti complessivi) di campionato si ritrovano con un minutaggio pieno, e fra questi ci sono ben sei calciatori del Chelsea di Maurizio Sarri, che ha portato in valigia nel suo viaggio a Londra il concetto di titolarissimi: Jorginho, Kantè, David Luiz, Rudiger, Azpilicueta e Marcos Alonso saranno impegnati in ogni singola partita in cui saranno disponibili. Un'altra squadra che fa pochissimo turnover è il Wolverhampton, che manda in campo lo stesso blocco difensivo e soprattutto i due centrocampisti Ruben Neves e Joao Moutinho ogni week-end. Sempre presenti anche Akè, Mitrovic ed Harry Kane, mentre i soli Fernandinho e Van Dijk rappresentano le prime due della classe, Manchester City e Liverpool

Kantè non vi lascerà mai da soli.

+

In Spagna ci sono molti meno giocatori inamovibili rispetto alla Premier, con i soli Sergio Ramos e Gerard Piquè a minutaggio pieno fra le squadre d'elite. Bartra (1168 minuti), Iago Aspas (1116 minuti) e Griezmann (1101 minuti) sono comunque molto vicini, avendo giocato tutte e 13 le partite di campionato da titolari, mentre gli altri inamovibili, pur con qualche minuto o gara in meno rispetto agli altri, sono Suarez (1099 minuti), Jordi Alba (1100 minuti), Busquets (1022 minuti) e Saul (1080). Gli allenatori spagnoli sembrano quindi decisamente più orientati al turnover rispetto a quelli inglesi, anche se un nocciolo duro persiste più o meno in ogni squadra. 

In Serie A la situazione è grossomodo simile a quanto visto in Liga, con Cristiano Ronaldo e Koulibaly unici a 1170 minuti, mentre Suso ed Immobile inseguono a circa 1000 minuti. Rispetto al campionato spagnolo, però, le prime delle classe fanno un turnover decisamente più spinto, affidandosi ad un massimo di 1/2 pedine inamovibili e facendo ruotare praticamente tutti gli effettivi con una discreta continuità. Acquistare all'asta un calciatore militante in una squadra d'alta classifica italiana, in questo periodo storico (complice la presenza sulle varie panchine di allenatori come Ancelotti ed Allegri), comporta mettere in conto diverse partite senza voto, volenti o nolenti. 

Forse sarà un personaggio leggermente sopra le righe, ma Sergio Ramos sarà sempre una garanzia per il vostro fantacalcio.

+

In Bundesliga tanta rotazione per Bayern e Borussia Dortmund, che si affidano ai soli Kimmich (unico a quota 1080 minuti fra i big), Lewandoski (979 minuti) e Marco Reus (1042 minuti) come punti saldi. Molto presenti anche Davy Klaassen (1079) e Kai Havertz (1046), che fanno buona compagnia a Thorgan Hazard (1072 minuti). Anche in questo caso, quindi, l'ago della bilancia tende decisamente di più dalla parte del turnover, con un paio di giocatori per squadra realmente insostituibili e tutto il resto della ciurma a danzargli intorno.

Grandissimo amante delle rotazioni degli effettivi è anche Tuchel, che piazza il primo uomo nella classifica del minutaggio ben oltre le prime 20 posizioni (Marquinhos, 1079 minuti). Nonostante la sfilza di bonus facili, gli attaccanti del PSG tirano infatti spesso il fiato in panchina a ridosso delle competizioni internazionali. Tanto turnover anche per Marsiglia e Lione, che si affidano però a Payet (1121 minuti), Marcelo (1083), Ndombelè (1080) e Luiz Gustavo (1080) sempre e comunque. Non saranno sicuramente dei nomi altisonanti, ma avere certezze nella vita è importante, soprattutto quando si tratta di fantacalcio, meglio ancora se sul finire di stagione o durante un turno infrasettimanale...

Da qualche parte nel mondo, il vero Hazard è questo qui e non quello che gioca con la maglia numero 10 nel Chelsea.

+

Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.