Qualche anno fa, quando il calcio, soprattutto negli anni '80, era un gioco più rude rispetto a quello che siamo abituati a vedere oggi, si era soliti assistere a partite piuttosto spezzettate, in cui la maggiore preoccupazione dei difensori non era quella di impostare il gioco con dei precisi passaggi taglia-linee, ma semplicemente fermare con le buone e soprattutto con le cattive i giocatori avversari. Al giorno d'oggi, invece, le squadre che decidono di adottare una strategia "all'antica" diventano sempre più rare, per le cause più disparate. Nei cinque maggiori campionati europei, però, si trovano ancora esempi di squadre piuttosto fallose, chi per inclinazione naturale degli interpreti, chi per dettami tattici precisi. 

Nel primo caso rientra ad esempio il Cagliari, nella nostra Serie A, che, principalmente a causa dell'attitudine di Cigarini e Barella a non lasciar andare via la gambe dell'avversario, si issa al primo posto della classifica dei falli per partita (16.6, fonte dati Opta), ma non si trova al primo posto nella classifica delle sanzioni, trono occupato dalla SPAL con i suoi 74 cartellini gialli e 3 cartellini rossi. In linea di massima, come risaputo, è sempre meglio evitare calciatori che giocano in squadre particolarmente aggressive, se non si vuole incappare qualche volta di troppo in malus poco graditi.

In Premier League, probabilmente complice anche uno stile di arbitraggio decisamente più lascivo, il numero di falli è piuttosto inferiore alla media, con l'Everton che si staglia come squadra più cattiva della Queen's Landing con 12.3 falli a partita (in Italia sarebbe abbondantemente nelle 10 squadre meno fallose), seguito dal Manchester United di Mourinho (e qui si vede la mano dell'allenatore) a 11,4. I Toffees sono però solo undicesimi nella classifica delle sanzioni, dove invece è il West Ham a primeggiare con 65 gialli e 2 rossi. In generale, comunque, quello inglese si prefigura come un campionato abbastanza tranquillo dal punto di vista dei malus.

Appena sfiorato.

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In Spagna la situazione è piuttosto simile a quanto visto in Italia, con il Getafe squadra più fallosa a 17.6 falli a partita, seguito da Alaves e Malaga, tutte squadre di medio-bassa classifica. Probabilmente in Spagna incide sul numero di falli anche l'elevato tasso tecnico medio dei calciatori, che costringe spesso gli avversari a ricorrere alle cattive maniere per fermarli A differenza di quanto avveniva per Serie A e Premier, in Liga al primo posto della classifica delle sanzioni si trova lo stesso Getafe, squadra davvero cattivissima con i suoi 95 gialli e 3 rossi. In generale il campionato spagnolo spicca particolarmente per numero di cartellini: le prime otto squadre di questa classifica sono tutte al di sopra delle 80 sanzioni stagionali, con malus da cartellino piuttosto frequenti.

In Ligue 1, il Tolosa recita la stessa parte del Getafe in Spagna, primeggiando sia nella classifica dei falli per partita (16.2), sia in quella dei cartellini (80 gialli e 2 rossi). I dati generali sembrano abbastanza simili a quelli visti in Serie A, con una media dei falli leggermente più alta ma comunque abbastanza nella norma. 

Copione più o meno simile per la Bundesliga, in cui lo Schalke 04 primeggia in termini di falli commessi a partita (16.8), tallonato dall'Eintracht Francoforte a 16.7, a cui va però la palma di re dei cartellini con 63 gialli ed 1 rosso (giova sempre ricordare che il campionato tedesco è l'unico a 18 squadre fra quelli analizzati, ed è quindi normale trovare dei valori cumulati piuttosto bassi). Dati tutti piuttosto nella media, in un campionato che solitamente non offre prestazioni statistiche particolarmente rilevanti. 

Lieve trattenuta.

Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.