Il controllo del possesso è una delle prerogative del calcio del ventunesimo secolo, e sono ormai innumerevoli le scuole di pensiero sorte a partire dagli stessi principi di base. In un sistema che prevede una spiccata associatività fra i vari interpreti in campo, un elevato numero di palle perse non può che essere nocivo, sia perchè può esporre la squadra a sanguinose transizioni difensive, sia perchè il dominio posizionale (orizzontale e verticale) viene ampiamente messo in discussione a seguito di un pallone regalato agli avversari. Da un punto di vista prettamente fantacalcistico, invece, giocatori che tendono a perdere numerosi palloni sono soggetti a valutazioni mediamente più basse rispetto ad altri colleghi più precisi (ricordando che l'unica fonte voto possibile per le nostre Euroleghe è quella di tipo statistico): un paio di annotazioni su qualche giocatore un po' troppo remissivo col pallone fra i piedi sono quindi indispensabili.

In Premier League il calciatore che perde più palloni di tutti è Wilfried Zaha, a cui gli avversari sradicano mediamente 4.3 volte per partita il pallone dai piedi. Zaha (che, come si evince dal video sottostante, è un giocatore piuttosto in fissa con il dribbling) è anche il secondo giocatore per numero di controlli sbagliati a partita (3.4), subito dietro a Richarlison (3.5): un lavoro supplementare su questi aspetti del suo gioco è quantomeno doveroso. Entra in una classifica negativa, per una volta, anche Mohamed Salah, che perde mediamente 3.3 palloni a partita a seguito di interventi avversari. Completa il podio ancora Richarlison, terzo a quota 2.8 subito davanti ad altri top player del calibro di Pogba (2.6) ed Hazard (2.4).

In Serie A la classifica dei palloni persi sembra mettere spalle al muro l'Atalanta, che piazza sia Ilicic che Zapata nelle prime due posizioni (2.7 palloni persi a partita per lo sloveno, 2.6 per il colombiano), un dato piuttosto curioso se si pensa che la squadra di Gasperini tende molto a giocare sulle debolezze dell'avversario, con un sistema che privilegia l'aggressione altissima delle fonti di gioco nemiche. Sul podio anche Suso, terzo a quota 2.2, mentre in termini di controlli sbagliati c'è ancora Zapata a farla da padrone a quota 3.7 per 90 minuti: così come visto in Inghilterra, c'è un chiaro nesso fra tecnica di base e palloni regalati agli avversari. 

Nel campionato spagnolo è invece Adnan Januzaj ad aggiudicarsi la palma di miglior amico dei difensori avversari, visti i suoi 3.1 palloni persi a partita (conditi anche da 3 cattivi controlli in media). Entra nella classifica anche Lionel Messi, contrastato efficacemente 2.5 volte a partita (bisognerebbe, in tal senso, considerare anche il volume di palloni toccati dai singoli giocatori per avere un quadro veramente chiaro della situazione), mentre Andrè Silva si deve "accontentare" del terzo gradino del podio a quota 2.2 palloni persi su 90 minuti.

Nonostante la stagione di altissimo profilo, il giocatore in Bundesliga che perde più palloni per mano degli avversari è Ante Rebic, che ha curiosamente la stessa media di palloni persi e cattivi controlli (ben 3.1) per partita. Subito dietro il croato troviamo il talentuoso Amine Harit (2.3) e Cristian Pulisic (2.3), che dovrà necessariamente ridurre il numero di palloni persi se vorrà integrarsi velocemente nel sistema di gioco del Chelsea di Maurizio Sarri. Piccola nota di demerito anche per Timo Werner, che, nonostante i pochi palloni persi, si rivela essere il giocatore che sbaglia più controlli di tutti in Germania: ben 3.2 a partita, poco peggio di Haller (3.1) e Lewandowski (3).

Infine, in Francia nessuno perde più palloni e sbaglia più controlli di Neymar, vera e propria croce e delizia dell'attacco del Paris Saint Germain: il giocatore brasiliano, al momento ai box per un brutto infortunio che dovrebbe tenerlo lontano dai campi almeno per un altro mese abbondante, è primatista in Europa nelle due categorie statistiche con 4.2 palloni persi e 4.3 controlli errati per partita, un'enormità considerati i mezzi tecnici a disposizione. Il figlio d'arte Marcus Thuram segue a ruota con 3.3 palle perse e 3.1 controlli errati, mentre piuttosto male fa anche Allan Saint-Maximin, giocatore particolarmente ossessionato dal dribbling che perde 2.4 palloni a partita e sbaglia ben 4.1 controlli od ogni allacciata di scarpe. 

Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.