Lo scopo principale di una qualsiasi squadra di calcio durante un match è quello di realizzare una rete in più degli avversari: per quanto possa essere lapalissiano, è un concetto che ogni tanto vale la pena ribadire. Esistono un'infinità di modi diversi per portare il pallone nei pressi dell'area avversaria, con atteggiamenti e mentalità che possono essere drasticamente diversi: le discussioni su quale sia la filosofia calcistica più giusta per raggiungere un determinato obiettivo ormai si sprecano, ma in ottica fantacalcistica quello che interessa maggiormente è lo scopo ancestrale del giuoco del calcio, ossia i gol realizzati ed i loro relativi bonus. Bando alle filosofie, agli schemi, alle analisi tattiche: un calciatore ed una squadra spesso e volentieri si giudicano per quanto detto al rigo 1 di questo articolo, ed è quindi lecito andare ad osservare quali sono le migliori squadre d'Europa per rendimento offensivo complessivo.

Per effettuare un'analisi quanto più completa possibile si sono presi in considerazione il numero medio di tiri, il numero di gol complessivo ed il possesso palla di tutte le squadre europee, cercando di arrivare a delle conclusioni più o meno oggettive sul valore dell'impianto offensivo delle varie compagini. In Premier League, ad esempio, il Manchester City è il miglior attacco del campionato con i suoi 86 gol realizzati, con una media di 18.1 tiri per partita ed un possesso palla del 64.2%, altri due dati in cui gli uomini di Guardiola risultano essere primatisti in campo nazionale. Appare dunque piuttosto chiara la correlazione fra queste tre diverse statistiche offensive, anche se non mancano le dovute eccezioni, una delle quali è rappresentata dal Chelsea di Sarri, globalmente secondo sia per possesso palla (60.2%) che per numero di tiri medi (15.3) ma solamente sesto miglior attacco del torneo con 57 reti realizzate: Morata, Giroud ed Higuain non sono mai riusciti a trovare una vera dimensione finalizzativa nel corso della stagione. Eccezione positiva è invece l'Arsenal, addirittura dodicesimo per numero di tiri medi (12.2) ma terzo miglior attacco del campionato a quota 66 reti realizzate, grazie soprattutto alla verve dei suoi attaccanti, spesso capaci di trasformare in oro le poche occasioni costruite.

Livello di swag: Lacazette

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In Italia la situazione è abbastanza variegata, con tre squadre che hanno però dei numeri offensivi mediamente più alti di tutte le altre: sono Napoli, Juventus ed Atalanta, i tre migliori attacchi del campionato sia in termini di reti realizzate (65 Juventus, 64 Atalanta, 61 Napoli), sia in termini di conclusioni medie per partite (qui primeggia il Napoli con 18.2, seguito da Atalanta a 17.3 e Juve a 16.6, la squadra più concreta delle tre) sia per quanto concerne il possesso palla (compresi fra il 55 ed il 57%, con gli uomini di Ancelotti ancora in testa). Guardando la classifica, appare piuttosto chiaro che un divario così grande fra la Juventus e tutte le altre squadre del campionato si spiega solo sovrapponendo queste statistiche offensive a quelle difensive, parimenti importanti nella valutazione complessiva.

Un discorso analogo può essere infatti effettuato anche per il campionato spagnolo, dove il Barcellona domina in lungo ed in largo pur non essendo la migliore squadra per volumi offensivi, seconda dietro il Real Madrid (16.3 conclusioni di media per i blancos, 15 per i blaugrana), ma abbinando una difesa solida ad una straordinaria capacità di convertire in rete le occasioni create, visti gli 81 gol realizzati sin'ora, un dato impressionante se si considera che il Manchester City, uno degli attacchi più efficienti d'Europa, ha bisogno di oltre 3 conclusioni in più a partita per mettere a segno grossomodo lo stesso numero di reti. Bene anche il Siviglia, terzo sia per numero di conclusioni che per numero di reti, mentre l'Atletico Madrid sorprende ancora per cinismo, visti i suoi 47 gol (quarto miglior attacco, con numeri piuttosto bassi per il campionato spagnolo) realizzati con 11.5 tiri di media e solo il 48% di possesso palla ( la tredicesima e l'undicesima miglior prestazione in Spagna, rispettivamente).

Livello di skill nella danza: Griezmann

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In Germania è il Bayern Monaco a staccare tutti per volume di conclusioni (18.3 tiri a partita, il miglior dato in Europa), numero di reti realizzate (78) e possesso palla (62.1%, secondo in Europa solo al City). Estremamente cinico è invece il Borussia Dortmund, capace di realizzare valanghe di gol (69) con il nono attacco di Germania in termini di volumi (13.2 tiri per 90 minuti), pur con un possesso palla piuttosto elevato (circa il 57%): appare piuttosto evidente che bisognerà ancora lavorare sul modo in cui i gialloneri approcciano all'area di rigore avversaria se si vorrà contendere il titolo al Bayern sino all'ultima giornata, senza sperare in ulteriori miracoli da parte di Paco Alcacer e compagnia. 

A proposito di attaccanti capaci di fare miracoli trasformando quasi ogni conclusione in qualcosa di simile ad un gol, le 90 reti realizzate dal PSG a fronte di "sole" 15.5 conclusioni medie rappresentano un dato statistico abbastanza anomalo, esasperando ancor di più il discorso fatto su Barcellona e Manchester City: quando si hanno a disposizione attaccanti straordinari può essere sufficiente limitarsi a produrre un numero di conclusioni nella media, mantenendo un possesso palla (pari al 61% nel caso dei parigini) comunque abbastanza elevato per alleggerire la fase difensiva. Ottimi anche i numeri offensivi del Lione, terzo migliore attacco del torneo a quota 53 gol (1 solo in meno di Lille e Strasburgo, due piacevolissime sorprese) e prima squadra per volume di conclusioni (17.5 a partita), mentre un'altra anomalia statistica è rappresentata dal Nizza, squadra dall'ottimo possesso palla (55% scarso, terza prestazione del campionato) ma disastrosa in termini di concretezza e produzione offensiva, visto i suoi soli 23 gol realizzati (peggior attacco) a fronte di 11.3 conclusioni di media.

Livello di Hype: Jadon Sancho

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Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.