Nel corso degli ultimi anni un numero sempre crescente di squadre ha iniziato ad utilizzare un attaccante di movimento come terminale offensivo, preferendo un facilitatore della manovra ad un attaccante più statico, soprattutto a causa del maggiore tasso tecnico che un cosiddetto "falso nueve" porta solitamente alla causa. Non è quindi più così strano vedere azioni offensive di squadre come il Napoli o il Manchester City che nascono e muoiono senza nessun giocatore a presidiare l'area di rigore: un'evoluzione del gioco che sino a 15/20 anni fa sarebbe stata considerata quasi follia. Disseminati per l'Europa esistono però ancora diversi giocatori che, piuttosto che spendere la maggior parte delle loro energie nello sviluppo della manovra, preferiscono porsi come un punto di riferimento negli ultimi sedici metri: qualcuno li chiama "centravanti di razza", una specie che, continuando così, potrebbe essere presto messa in categoria protetta visto il rischio tangibile di estinzione. Prima che sia troppo tardi, andiamo quindi a scoprire chi ha realizzato sin'ora il maggior numero di reti all'interno dell'area di rigore dando un'occhiata anche alle percentuali di finalizzazione. 

Nonostante di professione, almeno nominalmente, faccia l'attaccante esterno, la passione di Mohamed Salah per le conclusioni ravvicinate era nota già ai tempi della Roma. Klopp ha deciso di mettere Momo al centro di un sistema offensivo che vede spesso lui come terminale offensivo principale (e non il falso centravanti Firmino) ed i 10 gol realizzati sin'ora in campionato sono arrivati tutti dall'interno dell'area di rigore, nonostante le conclusioni a giro col sinistro dai venti metri siano uno dei gesti tecnici preferiti dall'egiziano. La percentuale realizzativa è nella media (24%), ma il volume di conclusioni è tale da renderlo il miglior realizzatore del calcio inglese. Dietro Salah, a quota 8 reti in area di rigore ci sono tre giocatori piuttosto diversi: Kane (8 gol su 9 totali), Aubameyang (8 gol su 10) e Richarlison (8 gol sugli 8 totali) dimostrano ancora una volta come il calcio di oggi non sia più diviso in classi come un tempo. Fra i giocatori menzionati, spicca in particolare la percentuale finalizzativa di Richarlison (41%), che è l'unico, assieme a Martial (un esagerato 54% con 6 gol in area su 7 totali), ad issarsi al di sopra del 40% nelle prime 40 posizioni della classifica marcatori inglese. 

Se ripetere una stagione pazzesca è davvero la cosa più difficile, allora adesso potete ufficialmente includere Salah nel novero dei migliori attaccanti d'Europa.

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In Liga è "El Pistolero" Suarez a mettere tutti in riga in quanto a presenza in area di rigore, avendo realizzato tutti i suoi 10 gol con conclusioni partite negli ultimi sedici metri di campo. Dietro di lui Andre Silva (8 su 8 totali), Iago Aspas (7 sui 10 totalI) e Lionel Messi, che realizza "solo" 6 dei suoi 11 gol in area di rigore: col sinistro che gli è stato donato alla nascita, il richiamo della conclusione è forte, anche a parecchi metri dalla porta. Le percentuali realizzative medie in Liga sono discretamente più basse di quelle viste in Premier, complici forse gli elevati volumi di tiro: Messi è poco sopra il 20%, Suarez ed Andre Silva sono al 26% e 25% rispettivamente, mentre il solo Iago Aspas sfonda il muro del 30% assestandosi al 33% (una percentuale ottima, vale a dire 1 tiro su 3 verso la porta tramutato in rete). Impietosi i numeri per Bale e Benzema: il duo di attaccanti del Real realizza in area complessivamente nove reti e la percentuale realizzativa è ancora peggiore, con Benzema al 16% e Bale addirittura al 9%!

In Italia i giocatori ad aver realizzato più gol in area sono Cristiano Ronaldo ed Immobile, entrambi a quota 9 su 10 marcature complessive. Quella di CR7 è però una delle percentuali realizzative più basse del nostro campionato, visto che è uno dei pochi top scorer al di sotto del 20% (14%, in buona compagnia di Insigne e Belotti, entrambi poco sopra il 10%). Ottimi, come sempre, i numeri di Mauro Icardi, uno dei giocatori con la minor percentuale di gol segnati da fuori in carriera: un vero animale d'area. Maurito ha realizzato sin'ora tutti i suoi gol all'interno dei 16 metri con una percentuale realizzativa del 34%.

Situazioni del genere aumentano sicuramente le percentuali di un attaccante, ma non è un caso che su palloni del genere Icardi ci sia sempre.

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La soprendente coppia dell'Eintracht Francoforte costituita da Jovic ed Haller si prende le prime due posizioni di questa speciale classifica (10 gol per Jovic, 9 per Haller) per quanto concerne la Bundesliga, precedendo i ben più quotati Lewandoski, Reus e Werner, tutti e tre a quota otto. Tutte le reti del terribile duo sono arrivate negli ultimi sedici metri, con delle percentuali finalizzative al di sopra della media, con Jovic al 30% ed Haller addirittura al 40%: una prima parte di stagione pazzesca. Non si può, inoltre, non menzionare Paco Alcacer ed il suo incredibile 67% di conversione dei tiri in gol, con 7 gol dentro l'area di rigore su un totale di 10 marcature. Ad oggi, considerato volume di tiri, reti e minuti giocati è indubbiamente il miglior attaccante d'Europa numeri alla mano.

La Ligue 1, invece, non è il campionato delle sorprese: Mbappè (11 su 12 complessivi), Neymar e Cavani (10 a testa su 11 complessivi) non lasciano spazio a nessun altro calciatore, con percentuali finalizzative che sfiorano il 40% per tutti e tre i diamanti dell'attacco del PSG. Thauvin è uno dei pochissimi a reggere il confronto con i suoi 9 gol in area su 11 totali ed il 33% di percentuali finalizzativa, ma dietro di lui c'è un vuoto piuttosto importante con gente del calibro di Radamel Falcao ferma a quota 5 reti ed il 23% di conversione. Insomma, qualora si decida di voler puntare su un attaccante che gioca nel campionato francese, il pool di candidati da prendere in considerazione è davvero ristretto. 

Se non avete ancora visto giocare Jovic, siete delle brutte persone.

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Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.