Una conclusione da fuori area può essere spesso decisiva ai fini del risultato finale, soprattutto in partite bloccate, in cui le squadre fanno grande densità all'interno della propria area di rigore per prevenire la creazione di palle gol troppo vicine al bersaglio grosso. Avere in casa uno specialista delle conclusioni dalla distanza può rivelarsi quindi un'arma importante, ma allo stesso tempo, in serate non ispiratissime, non è raro vedere un calciatore sommerso dai fischi dopo l'ennesimo tiro spedito in curva. I tiratori ossessivo-compulsivi, del resto, sono così: passata la trequarti avversaria, il richiamo irresistibile della porta è difficile da ignorare, e poco importa se si è già sparata qualche pallonata in faccia ai tifosi.

In Italia i tre calciatori che tirano più spesso dalla distanza sono Dybala, Suso (entrambi a quota 2.1 conclusioni a partita, fonte dati Opta) ed Insigne, sempre pronto a sfoderare il suo tiro a giro sul secondo palo ad ogni occasione utile. Il folletto partenopeo condivide il podio (a 2.0 tiri a partita) con Hakan Calhanoglu, arrivato in Italia con una discreta fama da tiratore ossessivo: i tifosi rossoneri attendono però ancora il suo primo gol da fuori.

In Premier League si trova uno dei migliori tiratori di questa stagione: è Oxlade Chamberlain del Liverpool, il cui gol contro il Manchester City, nel derby di Champions di una settimana fa, ha messo in mostra una facilità ed una potenza di calcio da top player. Sono ben 2.7 le conclusioni a partita da oltre 16 metri per il centrocampista inglese, seguito da De Bruyne (1.9 tiri a partita col suo sinistro fatato), Alexis Sanchez ed un sorprendente Harry Kane (entrambi a 1.8), che dimostra ancora una volta quanto sia moderna la sua interpretazione del ruolo ed importante il suo arsenale bellico.

La Liga è la terra di conquista, da oltre dieci anni, di Lionel Messi, che calcia 2.8 volte a partita dal di fuori dell'area di rigore (in questo conteggio vengono chiaramente considerate anche le punizioni, ndr), issandosi largamente in testa a questa speciale classifica. Basti pensare che il secondo, Cristiano Ronaldo (e chi sennò), è addirittura ad 1.4, esattamente la metà di Leo. Coutinho e Gonzalo Guedes seguono poi a 1.2, con il brasiliano che ha dovuto gioco-forza ridurre il numero di conclusioni da fuori area rispetto ai tempi del Liverpool.

In Bundesliga si calcia piuttosto di rado dalla distanza, con Sabitzer a guidare la graduatoria con 1.6 conclusioni a partita davanti ad un buon nugolo di giocatori (Keita, Robben, Bailey) che superano di poco la soglia delle 1.1 conclusioni a partita. Il campionato tedesco è perlopiù votato alla costruzione di azioni che si concretizzano negli ultimi 8-10 metri di campo: in questi casi conviene sempre e comunque puntare su centravanti di peso se si vuole avere una buona performance realizzativa. 

In Ligue 1, infine, le prime due posizioni sono occupate da due veri e propri feticisti della conclusione dalla distanza, entrambi giocatori del Nizza e vecchie conoscenze del calcio italiano: Wesley Snejder (2.8 conclusioni a partita) e Mario Balotelli (2.1) avranno pure perso qualche pelo ma sicuramente non il vizio di lanciare sassate da qualunque posizione. Dietro di loro il solito Neymar (1.8), presente ai piani alti di quasi tutte le classifiche di rendimento del campionato francese. Che, al contrario di quanto si possa pensare, si sta dimostrando uno dei campionati più interessanti dal punto di vista numerico: giusto puntare più di qualche fiche sui talenti della Ligue 1.

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Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.