Il calcio è fantastico, il calcio è fantasia. Fantacalcio, è una delle parole più belle che esistano. E non solo perché ricollegano il calcio alla fantasia, ma anche perché è indiscutibilmente il gioco più divertente che esista. Ci sono i detrattori, quelli che “per carità io odio il fantacalcio”. 

E poi ci siamo noi, quelli “normali”, totalmente innamorati del gioco. E’ un paese da 60 milioni di allenatori, si dice spesso: e la maggior parte di questi mette in pratica il proprio sogno, attraverso il fantacalcio. Scegli la squadra, scommetti sull’attaccante sconosciuto, prendi in giro gli amici e ti incazzi, tantissimo. 

Chi non ha nelle chat di whatsapp un gruppo fantacalcio? E chi non ha un amico che piange prima di tutte le partite? Il mio si chiama Alessandro, per esempio. Ma non è una cosa che si ferma al fantacalcio, lo fanno anche allenatori di serie A. E chi non ha il fantallenatore che ti spiega tutto il mercato, le formazioni e poi arriva ultimo? Per il la mia esperienza, è Antonio detto Asso. 10 mesi all’anno a sperare a sognare a tifare per un bel 78 e soprattutto per evitare di subire gol. A maledire le ammonizioni, i gol sbagliati, le sostituzioni. E soprattutto: i voti.

Ecco, nella mia nuova avventura con Fantacalcio.it abbiamo cercato di concordare una linea operativa, per avere la più alta qualità possibile nell'assegnazione delle pagelle. In 38 giornate saranno 10640 pagelle. Diecimilaseicentoquaranta. Vorrei che pensaste a questo numero quando ogni tanto non sarete d’accordo. Per ciascuna delle quali (10640) ognuno avrà un’idea differente. La maggior parte delle volte per interesse o tifo. 

Noi invece tifiamo per fare bene le cose, e tifiamo per noi. Non per Skriniar, De Ligt o Koulibaly. Non per Ronaldo Piatek o Quagliarella. Quindi fare contenti tutti è impossibile, ma soprattutto non è l’obiettivo. Che invece è fare le cose al meglio, con impegno e qualità, sapendo di non essere infallibili. Non ci saranno voti tabellari o scelte scontate. Ma certamente la valutazione oggettiva della partita, di chi l’ha giocata individualmente. Perché si gioca in 11 ma la prestazione è individuale e non di squadra.

Senza dimenticare mai che essendo il gioco più bello, è appunto un gioco. 

Che ci deve principalmente far divertire, sognare e arrabbiare, ma senza perdere la ragione.

Buon anno ragazzi, e buon divertimento!