Serata storta per il portiere della nazionale azzurra, che si salva da un 5 pieno grazie al miracolo che compie su Babacar. Nell'uscita in cui si fa male è troppo irruento e la respinta sul gol di Mancosu è catalogata alla prima lezione della scuola portieri sulle cose da non fare.
Pagelle Torino 3° giornata Torino - Lecce 1-2
E' costretto agli straordinari dai suoi compagni di reparto. Se il Lecce non dilaga è praticamente solo merito suo. Non contento, va anche a cercar fortuna in avanti. Il migliore dei suoi.
Non riesce mai a spingere con l'opportuna forza. Perde il duello a distanza con Calderoni e inoltre è anche sfortunato a trovarsi di fronte Belotti nella migliore occasione del secondo tempo (rigore a parte).
Non riesce mai a spingere con l'opportuna forza. Perde il duello a distanza con Calderoni e inoltre è anche sfortunato a trovarsi di fronte Belotti nella migliore occasione del secondo tempo (rigore a parte).
Altro giocatore assente ingiustificato. Ha spunti in velocità potenzialmente clamorosi, ma se li tiene tutti per sé, non riuscendo mai a mettere seriamente in difficoltà il dirimpettaio Rispoli.
Colleziona pessime giocate e palloni persi in uscita. Costringe Izzo a lavorare anche per lui. Imbarazzante l'atteggiamento sulla respinta di Sirigu che porta al primo vantaggio salentino. La sua prestazione farà mettere da parte l'orgoglio a tutti, anche a Mazzarri, per il reintegro immediato tra i titolari di N'Koulou.
A differenza di Meité ha grinta e voglia, ma la perde in maniera continua e costante nel corso della partita per via dello scarso apporto che gli forniscono le mezzali.
A differenza di Meité ha grinta e voglia, ma la perde in maniera continua e costante nel corso della partita per via dello scarso apporto che gli forniscono le mezzali.
Secondo esordio in granata decisamente da dimenticare. Lento e impacciato, viene azzerato dall'altro nuovo entrato Shakhov. Deve ancora integrarsi negli schemi di Mazzarri.
Anche lui troppo poco incisivo. Ha qualche squillo leggermente interessante, almeno sui calci piazzati, ma spegne troppo spesso l'interruttore, fino alla sostituzione.
Mazzarri gli dà fiducia e la scelta sembra quella giusta. Walter da Livorno deve ricredersi quando lo spagnolo viene inghiottito dalla retroguardia salentina, così all'intervallo lo lascia negli spogliatoi.
Con il suo fisico dovrebbe spaccare in due le mediane avversarie, e invece gioca come se stesse facendo un favore a qualcuno. Ai limiti dell'irritante, non riesce mai a sveltire la manovra e al contempo nemmeno a fermare quella del Lecce.
Entra con la sua solita garra, e fa subito meglio di Berenguer, creando un paio di occasioni da gol e guadagnando d'astuzia il calcio di rigore. Nel finale la grinta diventa nervosismo, e questo va migliorato.
Entra con la sua solita garra, e fa subito meglio di Berenguer, creando un paio di occasioni da gol e guadagnando d'astuzia il calcio di rigore. Nel finale la grinta diventa nervosismo, e questo va migliorato.
Altro gol per il Gallo, che dal dischetto sta diventando implacabile. Al di là della realizzazione, è l'unico dalla cintola in su a sbattersi su tutto il fronte cercando di rimettere in piedi la partita fino all'ultimo, anche se non ci riesce.
Sognava l'aggancio ad Antonio Conte in vetta e si ritrova con una grande beffa e un pugno di mosche in mano. Non convince il modulo iniziale.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
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