Continua a destare polemica in Francia la situazione legata a Rabiot. Il centrocampista classe '95 - nel mirino della Juventus - sta dividendo l'opinione pubblica per la richiesta di essere eliminato dalle riserve della Nazionale in vista degli imminenti Mondiali di Russia. Il francese ci ha tenuto a precisare il motivo della sua scelta:

"Sapevo che la mia decisione avrebbe fatto rumore, ma mi spiace essere additato come un giovane giocatore immaturo incapace di misurare la portata delle sue azioni. Sono un calciatore, è il mio mestiere e la mia passione. E ho un sogno, come tutti i giocatori, di giocare per il mio Paese. Indossare la maglia blu per me è un onore, un vanto. Vincere con la Francia, per la Francia, è una missione. Dall'età di 15 anni difendo i colori della Francia in tutte le categorie, fino alla squadra A. Ho la cultura della Francia (…). Se ho deciso di ritirarmi dalla lista delle riserve è perché considero la scelta del selezionatore nei miei riguardi non risponda a nessuna logica sportiva perché per tutti questi anni il messaggio era chiaro, sono le prestazioni nel club che aprono le porte nella Nazionale francese. Sono uno che si mette in competizione, ma anche un uomo e vorrei essere considerato come tale (…) infine mi assumerò tutte le conseguenze della mia scelta con il sostegno di famiglia e parenti".

A seguito di tali dichiarazioni è arrivata anche la presa di posizione del PSG:  "Il club ha preso atto delle dichiarazioni di Adrien Rabiot sulla sua decisione di non far parte della lista dei sostituti della Nazionale francese in vista del Mondiale. Il PSG vuole sottolineare lo speciale legame che ha con un giocatore arrivato al centro sportivo nel 2010, che ha saputo scalare le varie squadre giovanili per diventare parte integrante della nostra squadra. Ha già 207 presenze con i nostri colori a soli 23 anni e rappresenta uno dei simboli più fulgidi del percorso formativo che avviene nel club. Il PSG non vuole interferire in una questione che riguarda il giocatore e la nazionale di appartenenza e ricorda il suo profondo attaccamento alle selezioni nazionali e ai valori che queste incarnano, augurando il meglio ai propri giocatori francesi convocati per i mondiali".