Bisognava vincere e sperare che la Spagna vincesse ma con non più di due gol di scarto. L'Italia fa il suo dovere, battendo il Belgio 3-1, ma la goleada della Spagna contro la Polonia (5-0) ci impedisce di conquistare il primo posto e il conseguente accesso alle semifinali. Finiamo secondi dietro gli iberici e dobbiamo aspettare l'esito degli altri due gironi per capire se siamo o meno la miglior seconda. Difficile, visto che a Francia e Romania nel gruppo C basterà un pareggio per passare entrambe.

L'immediata vigilia è caratterizzata dal caso legato a Zaniolo e Kean; in un primo momento si sparge la voce che entrambi siano stati messi fuori rosa (considerando comunque il romanista squalificato), poi invece lo juventino si accomoda in panca. Dentro Locatelli nel 4-3-3 disegnato da Di Biagio con Pellegrini largo a sinistra; doppio cambio nei terzini con Calabresi e Pezzella che prendono il posto di Adjapong e Dimarco. L'Italia parte forte, cercando di alzare subito i ritmi contro un Belgio profondamente modificato rispetto alle due sconfitte con Spagna e Polonia. La prima chance azzurra al 7' con Barella che in splendido tuffo su cross di Pellegrini manda fuori di pochissimo. Rischiamo però qualche minuto dopo quando Lukebakio infila la difesa azzurra trovando però attento Meret. Al 16' buona palla per Chiesa che però non trova lo specchio della porta, due minuti dopo Mandragora tenta da fuori area trovando una provvidenziale per i belgi deviazione di un difensore. L'Italia continua a premere ma senza mira: Pellegrini manda di poco a lato una punizione da 25 metri, Cutrone non aggancia prima un gran lancio di Barella e poi un'invitante palla filtrante di Pellegrini. Il Belgio si difende arroccato davanti al portiere De Wolf mentre Di Biagio sposta le sue pedine in attacco cercando di scalfire il muro avversario. Dal Dall'Ara arrivano pessime notizie con la Spagna che seppellisce di gol la Polonia mentre noi perdiamo brillantezza man mano che passano i minuti ma proprio sul finire del primo tempo arriva la fiammata che serviva: Nicolò Barella tenta una prima conclusione respinta da De Wolf ma sulla ribattuta è ancora il cagliaritano ad essere più lesto di tutti e questa volta il suo tiro va dentro. Andiamo negli spogliatoi sull'1-0 e ancora con vive speranze.

Ad inizio ripresa l'Italia riprende a spingere cercando il raddoppio mentre il Belgio non pare avere voglia di spingere chissà quanto. Una conclusione di Pellegrini, decisamente il più vivo dei nostri, viene respinta da Bushiri. Al 53' arriva il secondo gol azzurro con Patrick Cutrone, che gira splendidamente di testa un assist - manco a dirlo - di Pellegrini. Nonostante il 2-0 gli azzurri continuano a spingere, ben consci che diventa fondamentale segnare il più possibile per aumentare le proprie chance di qualificazione in ottica secondo posto. Al 64' Locatelli con il mancino sfiora il palo, un minuto dopo Mandragora viene fermato da un reattivo De Wolf che poi si supera in uscita su Cutrone. C'è spazio per Tonali al posto di Locatelli mentre la Spagna segna il 4-0 rendendo di fatto vana l'attesa di buone notizie dall'altro campo. Il calo di tensione emotiva dell'Italia porta il Belgio a prendere più iniziative fino al gol del 2-1 firmato al 79' dal 17enne Verschaeren, un gol molto simile a quello segnato da Ceballos all'esordio. All'86' stacca Mancini di testa su un calcio d'angolo e colpisce il palo. È il preludio al terzo gol azzurro firmato da Federico Chiesa, che entra in area e con il destro a giro infila De Wolf. Dentro anche Bonazzoli e Dimarco, Mpenza viene espulso per doppia ammonizione ed è l'ultima annotazione di cronaca. Finisce 3-1 e ora ci aspettano almeno 24 ore di passione.