Ulteriori e interessanti retroscena emergono dalla Croazia in merito alla clamorosa esclusione di Nikola Kalinic dal Mondiale, decretata dal CT Dalic. Un momento certo non positivo, per l'attaccante, e per il Milan, che stava trattando la sua cessione al Siviglia ed ora potrebbe vedere saltare una possibile cessione che non solo avrebbe consentito di rientrare parzialmente dall'investimento (25 milioni) fatto un anno fa, ma anche di liberare uno slot per un nuovo centravanti, che Mirabelli sogna di assegnare a Morata (un'ipotesi, che con l'esclusione dalla UEFA EL sarebbe però irrealizzabile) o Falcao.

Tornando a Kalinic, oggi del suo compagno ha parlato Badelj, a sua volta contattato dalle milanesi considerato che il 30 giugno sarà svincolato: "In queste circostanze la cosa più importante è la squadra, bisogna mettere da parte l’ego quando hai a che fare con la Nazionale. Serve sempre mantenere unità e buon clima nello spogliatoio”.  

Non hanno preso benissimo la situazione anche due senatori come Corluka e Modric, che secondo il portale croato bljesak.info avrebbero addirittura appoggiato la scelta del CT di fare a meno del numero 7 rossonero. Altri i retroscena spiegati da bljesak: "i primi sintomi di una rottura si erano verificati dopo l'amichevole contro il Brasile. [...] Così Dalic, durante le amichevoli di preparazione al Mondiale: "Ragazzi, se qualcuno ha qualcosa da dire, se qualcuno si sente impreparato, se avete dei problemi alla schiena, al collo, ai muscoli ... Vi prego, ditemi, preferisco andare con 18 giocatori che portare qualcuno che non è pronto". Erano tutti silenziosi. Nessuno ha alzato la mano e segnalato alcun problema. Anche se il problema c'era già e per Kalinic era quasi obsoleto. [...] Ed è culminato poi, cinque minuti prima della fine della partita. La Croazia stava sul 2:0, quando Dali? si è rivolto alla panchina. "Kale, entra!". "Non posso, mi fa male la spalle", rispose Kalinic. A quel punto l'assistente di Dali? Dražen Ladi? veniva coinvolto nella storia. "Entra, per favore, non creare problemi". [...] Ma Kalinic aveva un obiettivo nella sua testa. Non entrare negli ultimi cinque minuti, perché è, a suo parere, era umiliante. Per questo motivo, è entrato Marko Pjaca. [...] E qui Kalinic ha mostrato quanto poco gli importava della nazionale. Ad esempio, Vedran ?orluka ha 99 presenze per la Croazia. Dali? non l'ha fatto entrare, ma lui non ha detto una parola. [...] Ma torniamo a Kalinic. Ritornato in Hotel, Dali? si aspettava che Kalini? si scusasse, si pentisse, [...] ma non ci fu alcuna reazione. Fu quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sono stati invitati due dei più esperti, due veterani, la cui parola in nazionale è molto ascoltata - ?orluka e Modric - a dire cosa ne pensassero. Nikola Kalinic, dopo aver lasciato i compagni di squadra in Russia, nel gruppo comune su WhatsApp ha mandato un "Buona fortuna", e a quanto pare un paio di giocatori gli hanno anche risposto".