Rilevazioni non banali quelle di Antonio Restino, investigatore privato del Gruppo Az Investigation, nel libro La Spia de Dios: i passaggi interessanti sull'esperienza a Napoli di Diego Armando Maradona sono stati riportati da Il Mattino: "La mia speranza era che quando portavo le prove che cercavano delle sue notti insonni, loro intervenissero. E invece ricordo Luciano Moggi che ascoltava i miei report in silenzio e poi nulla cambiava. Non capivo il perché, poi col passare del tempo l’ho capito: Diego non avrebbe accettato intromissioni nella sua vita. Da nessuno. Pure se il Napoli gli avesse sbattuto in faccia le prove di quello che faceva lui non avrebbe cambiato di una virgola il suo modo di fare, i cuoi comportamenti. Lo pedinavo per lavoro, ma io ero incantato da lui. Ne ero affascinato, perché per il Napoli avrei fatto qualsiasi cosa. Provai molte volte la tentazione di uscire dal mio ruolo e di avvicinarmi a lui per metterlo in guardia, da amico, per dirgli di mandare al diavolo quell’esercito di approfittatori, curiosi, spacciatori e puttane che lo assediava e ritrovare la natura solare, vitale, generosa, che era l’essenza del suo talento. Se tornassi indietro? Oggi quel consiglio glielo darei. E al diavolo l’indagine. Ora sogno di conoscerlo. Anche se in pochi lo conoscono più di me".