Igli Tare, ds della Lazio, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport:

Le parole di Tare

 «Campionato? Deve andare avanti per rispetto delle morti e di tutti i tifosi. I giocatori non attendono altro, aspettano solo il momento in cui possa tornare la normalità anche all’interno del club».

Quarantena

«Nonostante la situazione catastrofica che vive il Paese io e la mia famiglia stiamo bene. Per fortuna nessuno di noi è stato infettato dal virus».

Annullamento?

«No, la stagione deve essere terminata. Il campionato deve andare avanti per rispetto delle morti e di tutti i tifosi. Non è un tempo maturo per deciderne la cancellazione. Il numero di persone infette sta diminuendo e interrompere la stagione sarebbe ingiusto».

Calciatori?

«Con i giocatori e con lo staff ci sentiamo ogni giorno singolarmente, è dura aspettare che tutto ricominci. Tuttavia dobbiamo avere grande rispetto per coloro che, da settimane, combattono in prima linea per salvare le vite di tante persone malate. Allo stesso tempo però vorremmo tornare a una normalità e questo significa anche allenarci. I giocatori non attendono altro, aspettano solo il momento in cui possa tornare la normalità anche all’interno del club. A quel punto bisognerà ritrovare lentamente la forma e uscire da questo horror il prima possibile».

Fallimento club

«Per il calcio italiano fermarsi qui sarebbe un disastro. Proveremo ad evitare che questo accada con tutta la nostra forza affinché si continui la stagione. Nel calcio italiano oltre il 75% dei club finanzia il proprio budget attraverso i diritti televisivi, se questi ricavi non dovessero esserci, ciò porterebbe al collasso».

Taglio stupendi?

«Dobbiamo ancora pensarci. I nostri giocatori sono stati in contatto tra di loro, ma non ne hanno ancora parlato. Ma possiamo ben immaginare che presto lo sarà anche per noi».