A margine della presentazione del libro di Alberto Costa  Da Calciopoli ai Pink Floyd, ha parlato Rino Gattuso ponendo nuovamente l'accento sul cambio di mentalità negli spogliatoi: "La salvezza del Milan in questi anni è stata il rispetto delle regole, in pochi anni è dovuto intervenire Galliani. La mentalità dei giocatori è cambiata, oggi devi stare attento, prima dovevi stare zitto. Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino e presi due schiaffi in testa da Costacurta, dicendo che dovevo pulire, capivi subito la mentalità. Galliani mi voleva convincere a restare, da giocatore, ma non mi sentivo più a mio agio, non parlavo più la stessa lingua del resto del gruppo. A tanti non piaceva quello che io, Abbiati e Ambrosini dicevamo in spogliatoio. Oggi è un'epoca diversa".

I giovani non sono quelli di una volta: "Non scordiamo che le cose sono cambiate, un allenatore deve trovare ragazzi disposti a fare sacrifici, a migliorarsi, a fare qualcosa in più. Oggi devi stare attento a dire qualcosa ai ragazzi, se gli dici qualcosa poi iniziano a lamentarsi, cercano alibi: le cose sono cambiate".

E' cambiata anche la musica: "Sono le piccole cose che sono cambiate, prima ad esempio si sentiva solo roba italiana. Ora se metti qualcosa di italiano si mettono a ridere. C'è solo roba straniera, hip hop, se metto Pupo tutti ridono. Oggi è diverso, hanno tutti le cuffie, magari si guardano anche le partite inglesi o spagnole che giocano in altri orari. Sono loro abitudini, è cambiato tutto".

Elogio a Maldini: "Per essere grandi campioni bisogna essere coerenti, anche fuori dal campo e non basta mai il talento. Per questo dico che Maldini è stato il più forte al mondo, perché era sempre sul pezzo. Avrebbe potuto vivere di rendita e invece non ha mai mollato niente. Il segreto di quel gruppo storico è stato questo, se c'era una regola veniva rispettata alla lettera".