Radja è tornato a casa. Il centrocampista del Cagliari, definitivamente esploso nelle ultime giornate e impostosi come crack fantacalcistico della stagione, ha concesso un'intervista ad Eleven Sports dove, dopo aver rassicurato tutti sul percorso clinico della moglie, ha parlato di futuro, scelte passate e, ancora una volta, il suo rapporto con l'Inter. 

COME STA MIA MOGLIE -Mia moglie sta combattendo, ma la strada è lunga. Dovremo aspettare la chemioterapia per vedere se ci sono complicazioni. Ma per adesso sta andando tutto bene, è la cosa più importante: lei sa cosa fare. E io provo ad esserci di più per i bambini, mi concentro molto su di loro. Non è facile perché spesso siamo a casa senza di lei ed è importante non soffrano troppo”.

L’INTER “Sarei potuto andare alla Fiorentina o in tante altre squadre, ma il problema di mia moglie ha reso la scelta più semplice. Ho preferito andare in una squadra di cui conoscevo i metodi e dove abitava mia moglie. L’Inter? Io non ho insistito per andarmene, ma amo ancora troppo il calcio per finire fuori squadra. Voglio dimostrare che hanno fatto un errore. I buoni risultati sono una grande vittoria per me. 

CAGLIARI A FINE CARRIERA - "Non ci penso ancora, ma ho comprato casa qui: potrei vivere ad Anversa, ma potrebbe non essere il futuro dei miei figli”.

ADDIO NAZIONALE - "Preferirei che un allenatore mi dicesse le cose in faccia e alla fine l’ha fatto dopo che l’ho detto dieci volte: mi disse di non potermi dare lo stesso ruolo di Roma e che non voleva portarmi in panchina, altrimenti avrei causato problemi. Quell’anno avevo giocato la semifinale di Champions League: quella spiegazione ha poco valore. Tutte le volte che ero in panchina non ho mai causato problemi: quindi è davvero pazzo”.