Il progetto del Milan cinese non è andato come sperava, ma a quasi un anno dalla fine del suo rapporto con i rossoneri l’ex ds Mirabelli in una intervista a Libero rivendica con forza quella che è stata la sua grande operazione, il rinnovo di Donnarumma: “Ho sconfitto Raiola, ma non succederà più di vedere sconfitto uno come lui. A meno che non ci si incroci di nuovo…”

Mirabelli rivela i retroscena, confermando che il portiere rossonero firmò senza l’agente: “Fu un capolavoro chiuso senza pagare commissioni. Mino diceva: "Non ho rinnovato con il mio amico Galliani figurati se lo faccio ora con te e con i cinesi che non conosco. Vi siete mai chiesti perché ogni giorno Donnarumma pubblicava post sui social che poco dopo venivano tolti? Semplice Raiola glieli faceva scrivere, io glieli facevo cancellare...Ricordate la storia dell'esame saltato? Fu Raiola che portò Gigio a Ibiza con il suo aereo per allontanarlo da noi. Poi l'ultimo giorno di trattative. Ci troviamo con Donarumma, la sua famiglia e i suoi agenti. Raiola si alza e dice: "non firmare ce ne andiamo, seguici.". Appena i manager escono Gigio prende la biro e prolunga, senza la presenza di Mino".

Da Mirabelli rivelazioni anche risalenti alla sua esperienza all’Inter: “Ai tempi dell'Inter vado a vedere Gabriel Jesus del Palmeiras, l'avevo già scoperto in video. Lo seguo per un paio di gare e capisco che merita di essere osservato in allenamento, ma in tempo di derby in Brasile qualsiasi estraneo è considerato una spia. Mi presento come un italiano che vuole vedere le strutture e mi fanno entrare, riesco ad incrociarlo e gli do appuntamento più tardi. Torno poi in Italia, l'acquisto praticamente chiuso per 20 milioni. Però si intromette un agente legato all'Inter e fa perdere tempo così il City chiude prima. Per rifarsi l'Inter mi chiese cosa ne pensassi di Gabigol. Risposta: "Ve lo sconsiglio". Il risultato lo sapete tutti". Altro caso? Casemiro, l'avevo preso per 5 milioni. Hanno preferito M'Vila".

L’ex dirigente nerazzurro dice la sua anche sul caso Icardi: “Mauro è un bravissimo ragazzo, ma prima di tutto ci deve essere sempre l'Inter. Io non l'avrei fatto tornare in gruppo e non l'avrei più fatto giocare anche a costo di perdere la qualificazione in Champions. Conta solo l'Inter non esistono compromessi. Sarebbe stato un segnale forte anche per il futuro".

Poi Mirabelli glissa sul futuro: "Bologna è una bellissima città e una grande piazza, c'è una storia calcistica importante. Per risultati e progetto i rossoblù possono diventare la nuova Atalanta della Serie A. Mi fa piacere essere stato accostato, ma per ora non c'è stato nulla di concreto. A Roma invece ci andrei anche a piedi, ma in questo momento c'è poca trasparenza e troppa sovrapposizione di ruoli. I tifosi meritano di più".