L'ultima stagione è alle spalle, il futuro è lontano dal campo; Sergio Pellissier, intervenuto su TMW Radio, ha parlato del suo addio al calcio: "È una cosa nuova dopo anni di calcio giocato. Cambiare lavoro non è facile, ma il presidente ha sempre creduto in me e mi farà rimanere in società: dovrei fare il direttore sportivo".

Pellissier ha parlato dei suoi momenti più belli: "Tutti, così come i gol. I più importanti penso che siano quelli con la Juve, la tripletta a Torino alla Juventus. E poi il primo, tante emozioni. Mi mancherà il calcio, ma bisogna capire che a volte è meglio smettere quando sei competitivo che smettere perché sei obbligato".

Su Cristiano Ronaldo: "Tutti si aspettavano che facesse la differenza, ma nessuno può vincere da solo. Serve una squadra che ti sostiene e a volte la Juve non è riuscita a sostenerlo a dovere". Pellissier ha svelato un retroscena di mercato: "Moratti mi contattò, dopo che mi ero operato alla caviglia; mi disse che il suo più grande rammarico era quello di non avermi portato all'Inter, perché il mio presidente aveva sempre rifiutato le offerte. E questa è una doppia soddisfazione".

Chiusura dedicata all'addio di De Rossi: "Non l'ho sentito, ma credo di essere stato fortunato nell'avere un presidente tifoso che sa quello che ho dato. Lui mi ha sempre detto che avrei deciso io, mentre in altre società non è sempre così. Mi dispiace per lui, se avesse avuto un presidente come il mio avrebbe finito la sua carriera nel suo club quando voleva lui".