Parole forti quelle di Ramon Monchi, ex d.s. della Roma ora in carica al Siviglia, queste le sue parole ai microfoni di Quokka News: "Quando l'avventura a Roma è finita avevo un'opzione per andare in Inghilterra, ma poi ho ricevuto la chiamata del Siviglia. Sono tornato perché credo che posso aiutare a crescere il Siviglia con le conoscenze che ho appreso in questi due anni a Roma. Quando vai via dal tuo habitat naturale e ti trovi in un club come la Roma, dove c'è un'esigenza molto grande, o ti adatti al cambio o ti porta via la corrente. Ho dovuto apprendere un'altra lingua, apprendere nuove forme di lavoro, dove ho vissuto con una pressione tremenda e mi è servito per crescere come persona. Voglio apportare il nuovo che ho appreso a Roma e che credo che sia il futuro del calcio, anche con le nuove tecnologie. Devo dare un'accelerata al progetto per distinguerci dagli altri. Ci sono differenze tra il calcio italiano e quello spagnolo. La differenza è che la Roma è una squadra che ha una ripercussione molto grande: è la Capitale d'Italia, ha una quantità di popolazione maggiore a quella di Siviglia, molti più canali di comunicazione, non ha vinto molto nel passato e questo provoca una frustrazione che crea una pressione maggiore. Le tifoserie sono simili, sono vicine alla squadra, molto calde, sostengono e viaggiano in trasferta. La ripercussione a livello sociale e mediatico è maggiore quella della Roma".