Partita dopo partita ha riscalato le gerarchie e si sta riprendendo la Juventus Gozalo Higuain, e adesso non vede altro che al possibilità di arrivare fino a fine contratto: ”Va tutto bene, andare via? No, resto qui”, chiarisce l’attaccante argentino a FOX Sports. “Sicuramente voglio rispettare il contratto che ho, voglio rimanere qui quest'anno e quello successivo.. Mi trovo molto bene, conosco i compagni, lo staff, ho amici qui e voglio dare il massimo in questa stagione, cercando di migliorare sempre. È quello che sto cercando fare. Ritorno al River Plate? Non chiudo mai la porta a nulla, c'è un gran tecnico e dei compagni che conosco, la gente del River è sempre stata spettacolare nei miei confronti, lo seguo sempre. Sono contento quando le cose vanno bene, e spero che vadano sempre meglio. Però ora penso al presente e a dare il massimo in Italia".

Chiusa definitivamente la storia con l’Albiceleste: "Voglio essere sincero, per me è una cosa importantissima, ho vissuto momenti belli e brutti. Però bisogna cercare sempre il lato positivo delle cose, ho preso questa decisione per varie ragioni. Rimpianti perché non c’era il VAR nella finale con la Germania? Non si può guardare al passato. Chiaramente sarebbe stato diverso, però bisogna guardare avanti. Frizioni con Sampaoli? Con tutto il rispetto, non mi piace parlarne. Sono cose del passato e non voglio tornare sul tema: quel che è successo è successo".

Sull’occasione sprecata a tu per tu con Neuer: "È stata un'occasione insperata, non so se tornando indietro farei un'altra scelta, ma colpire così è stata la prima decisione che mi è venuta in mente. Forse era più facile fare altro, ma è andata così".

Sulle reazioni al suo addio alla Nazionale: "La maggior parte sono stati messaggi di ringraziamento per quanto fatto con la Nazionale. Ho giocato tanti anni con l'Argentina, ho sempre giocato col massimo della voglia: può andare bene o male, ma siamo umani e non robot, come pensano tanti. A parte questo, io sono contento. Ho una figlia bellissima, che mi dà felicità tutti i giorni, una famiglia che mi aiuta. Chiudere con la nazionale mi lascia la possibilità di essere tranquillo, pensare ad altre cose. La verità è che non so tirare un bilancio: ho cercato di dare il massimo, non abbiamo magari ottenuto quel che avremmo voluto ma saluto a testa alta".

Su Cristiano Ronaldo: "Avevamo già giocato insieme al Real, sono passati tanti anni e ho trovato un altro giocatore, una persona più matura, con una famiglia. Ho avuto un buon impatto e sono contento di averlo ritrovato. Il campionato più bello? Dell'Inghilterra posso parlare poco, ovviamente. Però a livello di impatto fisico è stata quella che ho sofferto di più. In Italia è dura, le difese sono forti, però la verità è che in Inghilterra qualsiasi squadra può battere qualsiasi avversario: è un campionato tosto e per quel poco che l'ho vissuto è difficile ambientarsi rapidamente come succede in altri campionati".

Higuain parla anche del futuro dell’attacco albiceleste: ”Lautaro è forte, gioca in una grande italiana e se saprà farsi forte anche con le critiche lo vedo interessante. Ovviamente il numero 9 deve segnare: se fai una bella partita ti apprezzano e invece se non lo fai non succede altrettanto. Lautaro è bravo, deve essere forte per affrontare i momenti meno facili. Un consiglio? Ha 22 o 23 anni, ora non ricordo. Gli auguro una carriera straordinaria, le condizioni ci sono tutte. Gli consiglio di cercare sempre di migliorarsi, chiaramente tutto è facile quando parlano bene di te. Devi farti forte quando le cose non vanno bene, come ho detto prima. Penso a cosa hanno sempre detto tutti i numeri uno della storia".

La polemica di Messi in Copa America: "L'ho visto bene, determinato. Leo è importante per quello che dice, per quello che rappresenta. Ha parlato col cuore e ha detto quello che sentiva. Poi in campo si può giocare bene o male, però Leo è una cosa straordinaria".

Sull’eventuale futuro nel calcio dopo il ritiro: "In verità credo sia difficile che resti in questo momento. Però poi bisogna vedere: quando uno smette magari continua ad allenarsi, resta legato. Però al momento lo vedo difficile. E comunque penso al presente, a godermi il calcio il più lungo possibile. Altri progetti? Mi piacerebbe aprire una scuola per bambini, ha una connessione col calcio ovviamente: potrei insegnare quello che ho sofferto e le cose per cui ho dovuto lottare. Credo che sarebbe molto bello, mi piacerebbe. Vent'anni fa la critica non era così presente, non c'erano i social, magari c'era un solo canale in TV. Ora devi affrontarla e penso che per i bambini, se vogliono sfondare nel calcio, sarà più difficile. Magari ha più risalto una cosa sbagliata rispetto a otto cose buone. Vorrei insegnare a credere nelle proprie possibilità. Devi essere sempre sicuro di te stesso: tanti giornalisti dicevano che avrei lasciato la Juve, ogni giorno. Io ho iniziato giocando da titolare e sto scalando la montagna, però devi farti forte”.