L'imperativo è chiudere la stagione, altrimenti la Serie A rischia il baratro. Come riferito dal "Corriere dello Sport", la Figc ha chiarito all'Uefa la propria intenzione di riprendere il campionato alla fine dell'emergenza Coronavirus (andando anche oltre il 30 giugno, nel caso) ed avrebbe stimato in 700-800 milioni di euro i danni per le società se i tornei non terminassero. Si arriverebbe persino al miliardo di euro senza i proventi dei broadcast televisivi, ma almeno quelli sono bloccati e dunque garantiti.

Serie A, rischio danno economico

Oggi lo studio di tutte le componenti della Figc sarà limato e domani sarà presentato al Coni, mentre venerdì sarà inviato al governo. Il documento prevede richieste di stringente attualità: creare dei fondi speciali per gestire le esigenze di cassa (vista la mancanza di liquidità), reintrodurre la possibilità di firmare contratti con aziende di betting, differire il pagamento dei contributi, spostare in avanti l'adeguamento degli adempimenti delle iscrizioni ai campionati. Tutta una serie di misure per sopperire al periodo di inattività che rischia di portare il sistema calcio al collasso.