A Radio 24 ha parlato il presidente della Juventus Andrea Agnelli sulla possibilità di giocare il prossimo turno di A a porte chiuse, compresa Juventus-Inter: "In questo momento la priorità per il paese è la tutela della salute pubblica. Interruzione del sistema sportivo è difficile, il calendario è intasato. Iniziare il campionato tardi e non giocare nella sosta natalizia significa che se si sgarra una partita diventa complicato recuperare. Organizzare una gara come Juventus-Inter in uno stadio diverso è complicato. Dispiace per lo spettacolo in sè, per lo spettacolo del campionato, ne risente la distruzione del prodotto, il campionato italiano, però gli addetti ai lavori e noi tutti dobbiamo preservare la priorità, la salute pubblica".

Sulla stagione della Juventus: "Il primo semestre ottimo. Primi in campionato, agli ottavi di Champions, in semifinale di Coppa Italia. Ottimo se valutiamo il semestre e non la partita, anche se una partita a volte può fare la differenza".

Guardiola alla Juventus, Agnelli ci pensa

"Sarebbe un'eresia dire che nessuno pensi a Guardiola. Però in questo momento della sua vita è estremamente felice dove è, al di là delle contingenze. Se io sono felice dove sono difficilmente lascio per dove sono. Noi siamo molto contenti di Sarri, al di là delle cene che facciamo. L'impostazione è per i tre anni, la forza di un'idea è nella prosecuzione del tempo, la priorità è proprio questa".

Cristiano Ronaldo e Messi in italia

"Cristiano Ronaldo è stato il primo giocatore per cui c'è stata una riflessione congiunta fra area sport e ricavi. Ci aggiungeva qualcosa in campo e spostava la riconoscibilità del modello Juventus a brand globale. Fra poco saremo il quarto club per follower sui social. Le prime cinque società sono Milan, Inter, Juventus, Roma e Napoli, se tutte avessero un campione del calibro di Messi sarebbe un qualcosa di migliore per tutti. Noi non abbiamo problemi all'interno della nostra nazione, il problema è l'estero. Vedere una partita della A all'estero sembra una via crucis".