Emiliano Moretti ha deciso, domenica sarà la sua ultima partita da calciatore. Lo ha annunciato lo stesso calciatore in una conferenza stampa, alla quale erano presenti tutti i calciatori, Mazzarri ed il presidente Cairo. Queste le sue parole: "Ringrazio tutti per essere qui oggi. Ho provato a prepararmi un discorso, ma non ci sono riuscito. Domenica prossima sarà l'ultima volta che mi vestirò da calciatore. Sono contento perchè chiudo una parentesi importante e bellissima della mia vita. La chiudo cosciente di stare ancora bene e ringrazio Presidente e mister per aver tentato di convincermi a non smettere. Voglio fare tanti ringraziamenti. In primo luogo ai miei genitori, a mio fratello e mia sorella. Nella mia lunga carriera ho conosciuto tante persone che mi hanno dato ognuna qualcosa. Poi sei anni fa è iniziata una nuova vita e una nuova carriera. Questo grazie al Presidente Cairo e al direttore Petrachi che mi hanno prelevato dal Genoa in un momento in cui non mi stavo esprimendo al meglio. In questi sei anni ho avuto la fortuna di conoscere tante persone, dentro e fuori il mondo del calcio, che sono diventate importanti nella mia vita. Voglio ringraziare anche i tifosi, che fin dal primo giorno mi hanno sostenuto e incitato. Devo quasi scusarmi con la mia famiglia perchè il mio lavoro lo vivo al 100% e loro sono le persone più importanti per me. Con il Presidente si è parlato di rimanere in Società. Io credo che un calciatore, per quanto possa aver avuto una carriera più o meno importante, non è automatico che poi sia bravo anche in altri ruoli. Per me avere questa opportunità e partire da zero è stupendo. Per me imparare è un piacere. Il mio compito sarà quello di mettermi a disposizione in un'altra veste, ma sempre con la voglia di crescere".

Calciatore sempre molto utile per i fantallenatori per la sua costanza di rendimento (non disdegnando, tra l'altro, le sortite offensive), quest'anno ha disputato 23 partite con una fantamedia poco sotto la sufficienza

LE PAROLE DI CAIRO - "Abbiamo provato tutti a convincerlo a non smettere. Lui è molto diplomatico e non ha svelato subito le sue intenzioni, poi l'altro giorno in treno con il mister ci siamo messi a parlare e ci ha confessato che, nonostante fossero sei mesi che la moglie cercava di convincerlo a non smettere, aveva deciso di ritirarsi dal calcio giocato.

Mi dispiace molto perchè con lui c'è un rapporto bellissimo, nato sei anni fa e cresciuto nel tempo. E' un ragazzo eccezionale.

Mi ha raccontato che lui per riuscire ad essere all'altezza del Toro in Serie A io rispetto ai compagni faccio due allenamenti in più a settimana.

Ci teniamo che rimanga con noi in Società: è una persona di grandissime qualità umane e tecniche. Studierà da dirigente e cercherò di coinvolgerlo in tante situazioni. Sarà fondamentale per noi anche lontano dal terreno di gioco. Con l'umiltà che lo contraddistingue sono sicuro che potrà diventare un dirigente di alto livello".