Dopo il sofferto pareggio in casa contro il Verona, l'Udinese vuole tornare a vincere. I friulani domani alle 15 affronteranno un Bologna in piena emergenza e sperano di fare risultato. Alla vigilia del match del Dall'Ara il tecnico dei friulani Luca Gotti ha preso la parola in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:

Bologna crocevia della stagione?

"La classifica è corta ogni partita è fondamentale. In questo mese e mezzo dei nuovo anno il Bologna ha fatto tantissimo punti tranne nel match contro il Genoa. Parecchi elementi con più minutaggio, però, non ci saranno. Il Bologna nell'ultimo anno ha subito una trasformazione che ha portato i rossoblu ad un livello superiore rispetto al passato. Mi aspetto in ogni caso un 11 competitivo al quale magari mancheranno delle alternative durante la partita".

Lasagna arma da utilizzare a gara in corso?

"Ha la grande capacità di entrare molto bene a partita in corso. Ed è un aspetto da considerare anche se sono molto soddisfatto del suo lavoro nei 95' di gara. La riprova è che nell'ultimo turno di campionato non ho fatto per la prima volta la terza sostituzione, soprattutto in relazione all'ottimo stato di forma degli attaccanti".

La formazione?

"Ho ancora due dubbi ma non dirò a quali giocatori mi riferisco. Prima voglio parlarne con i ragazzi e ho ancora un giorno di tempo per riflettere. Nel momento in cui parlo bene di un giocatore non vuol dire che parlo male di un altro suo compagno, perché la mia idea è di avere sempre titolari aggiunti a disposizione".

Troost Ekong diffidato?

"Fare questo tipo di ragionamenti spesso sono pericolosi nonostante la squalifica, anche se abbiamo recuperato Samir. Oppure potremmo anche giocare con due centrali e cambiare qualcosa".

L'affetto della piazza?

"In questa tipo di società civile si premia sempre il vincitore e tutti gli altri sono perdenti che vengono gettati nel fango. Io questo affetto, questa vicinanza la sento tantissimo e per me è un ricostituente fantastico".

Nestorovski?

"Aggiunto una cosa su questo tema. Durante la settimana ha l'atteggiamento di un sedicenne che ha voglia di spaccare il mondo per conquistare una maglia da titolare e convincermi a metterlo in campo. Questo è importantissimo".

L'astinenza dalla vittoria?

"Sappiamo di avere questo tipo di esigenza e sottolinearlo ai ragazzi è superfluo. Quello che dobbiamo fare è lavorare sui presupposti giusti. Se avete capito che questo tipo di impegno e di idee ci stanno portando nella giusta direzione dobbiamo continuare e basta".

Il mio ritorno a Bologna?

"Sono stato benissimo quei tre anni in quella città e in quella società. Ci sono persone che sento vicine al Bologna, ma non ha nessun tipo d'impatto su quello che dovremo fare".

La condizione di De Maio?

"La prossima settimana faremo dei controlli e avremo un orizzonte più completo".