Enrico Preziosi, presidente del Genoa, ha così parlato a 'La Gazzetta dello Sport' di Krzysztof Pi?tek, attaccante polacco rivelazione di questo inizio di campionato nel quale ha già siglato 9 gol. Vi riportiamo uno stralcio dell'intervista: "Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non ci prendiamo in giro, so che me lo porteranno via, perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per dieci.
Ci guadagnerà lui, ci guadagnerà il Genoa e noi punteremo su Favilli. Siamo già tempestati di telefonate, dall’Italia e dall’Europa, tutti top club. Chi lo vorrà dovrà essere serio e parlare con me, il resto lo considererò malcostume. De Laurentiis ha detto che ne abbiamo già parlato? Lo ha detto lui: io non dico mai con chi parlo e chi è interessato a un mio giocatore. Non so quale sia il suo prezzo ora e non mi pongo il problema”.

Il campionato polacco tranne qualche eccezione non è mai stato così seguito. E perché i top club spesso preferiscono giocatori già “pronti”, esplosi, anche spendendo di più. La segnalazione fu di un procuratore amico, Gabriele Giuffrida. Solita trafila tra highlights - ma lì sono tutti fenomeni, li scorro appena - un link di Wyscout e poi, visto che un giocatore da prendere lo devi studiare e non solo guardare, una partita intera. Non ricordo Cracovia contro chi, ma ricordo dove l’ho vista. A Ibiza, casa mia: era fine maggio. Io, la tv e nessun altro. Ho un modo di valutare i giocatori tutto mio, devo essere da solo, senza condizionamenti. Vidi un attaccante che aveva tutto: destro, sinistro, colpo di testa, cattiveria. E che era sempre dove arrivava la palla. Telefonai a Giuffrida e dissi 'lo prendo', poi a Perinetti dissi che bisognava incontrare subito il Cracovia. l giorno dopo era tutto fatto. Io sono così, un ansioso: una scelta la azzecco o la sbaglio, ma non mi piace aspettare. Ci sono giocatori che vedi e rivedi: con Piatek non c’era niente su cui riflettere. D'insegnamento le esperienze con Messi e Lewandowski? Con Messi sbagliai, il problema con Lewandowski fu tecnico ed economico con il suo procuratore, che cambiò le carte in tavola: per me era già del Genoa, aveva anche fatto le visite. 

Milito, Thiago Motta e Piatek sono i tre gioielli della mia gestione, ma Piatek è molto diverso dal Principe. Le sterzate di Milito erano inimitabili, Krzysztof è più “moderno”, un centravanti classico ma completo”.