Diego Perotti, centrocampista della Roma, ha parlato nel corso diASKTo:

Le parole di Perotti

“Mi sto godendo la famiglia, è quello che quando giochiamo ci manca di più, stiamo approfittando di questo periodo per stare vicini”.

Rigori?

“Ricordo quello nel derby, per quello che rappresenta quella partita per i tifosi e la città. L’ho calciato camminando, poi abbiamo vinto e ho fatto l’assist a Nainggolan. Quello è stato il rigore più bello”.

Da dove nasce il tuo soprannome El Monito?

“Il mio soprannome nasce da mio padre che era chiamato il Mono e l’ho preso da lui, niente di personale, solo in eredità. Lui in Argentina era un calciatore molto conosciuto e più conosciuto di me visto che non ho mai giocato lì”.

Tirare i rigori?

“Il mio modo di battere i rigori nasce a Siviglia, prima ne avrò battuti uno o due nelle giovanili. In primavera con loro non li battevo così, poi un giorno in allenamento ho parlato con un portiere, un mio amico, chiedendo a lui come si comportava un portiere prima di un rigore. Da lì ho iniziato a provare in diversi modi, all’inizio camminavo ancora più piano, poi piano piano ho visto in quale modo riuscivo a segnare di più. Il primo che ho tirato così è stato nel 2012 in Siviglia-Espanyol, non avevo mai sbagliato col Siviglia e Genoa, poi qui ne ho sbagliati due e ora ho cambiato leggermente. Quando segni sei un fenomeno. Quando ho sbagliato il primo però mi hanno ammazzato, nel calcio comanda il gol”.