Anche Scaloni, ct dell’Argentina, ha insinuato il dubbio che possa essere una soluzione realmente convincente, anche se il papà di Lautaro Martinez, probabilmente trasportato emotivamente, si è concesso forse già uno step successivo. Non veder giocare il proprio figlio accanto a Mauro Icardi è un qualcosa che genera rabbia, la confessione del papà del numero 10 dell’Inter, in gol nell’ultima partita della Nazionale argentina e ormai talento sulla bocca di tutti. 

Intervenuto alla radio argentina AM770, Mario, papà di Lautaro, ha parlato così dell’ultima prestazione offerta dal figlio con la Nazionale: "Era qualcosa che cercava da tempo e speriamo che questa convocazione possa fargli bene, il gol in apertura del match lo ha caricato molto e ha sfruttato bene le poche occasioni avute. L'ambientamento in Italia è stato semplice, ha sempre avuto accanto Icardi che gli ha dato una grossa mano".

Infortunato per circa 3 settimane, Lautaro ha trovato discreto spazio in questo inizio di stagione, anche se dopo un precampionato giocato da assoluto protagonista (complice l’indisiponibilità di Icardi), il padre si aspettava forse un maggior impiego, da parte di Luciano Spalletti, del numero 10: "Pensavo che dopo le amichevoli estive avesse giocato, a volte gli dà un po' fastidio non poterlo fare ma è così. Lo schem,a non permette di giocare con due punte, per questo per Lautaro è complicato giocare con Mauro ma sono giocatori complementari che hanno anche una grande amicizia. C'è un po' di rabbia e impazienza che Lautaro non giochi, ma dobbiamo accettare che il calcio è così e che queste sono le regole del gioco. I commenti della stampa? Se leggiamo quello che dicono, si può dire che Lautaro è sempre stato all'altezza, ha dovuto adattarsi a un recupero fisico rapido perché lì si gioca 2-3 volte a settimana e a un'altra velocità. La mancata convocazione in Russia? Rimane la rabbia, dopo la speranza che si era creata attorno alla sua presenza, ma Sampaoli avrà avuto le sue ragioni per non portarlo con sé".