Ospite di un evento a Padova, l'ex allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato a padovasport.tv del suo passato bianconero e dei temi attuali relativi alla Vecchia Signora: "Assolutamente non sono pentito della scelta fatta con la Juventus, le cose non vanno forzate. Abbiamo capito tutti e due, forse il presidente lo ha capito prima di me, che era il momento di prendersi una pausa dopo cinque anni. Se penso a come è iniziata la nostra avventura a Vinovo, quando volavano ortaggi di ogni tipo, e a come è finita, di strada ne abbiamo fatta”.

"Ronaldo? La sua forza, come quella dei grandi, e lui è il più grande, è a livello mentale. Adesso ha 35 anni e ha vinto Champions, Palloni d’Oro e un Europeo, anche adesso alla Juventus continua a darsi stimoli importanti che fanno la differenza, per stare tanti anni a certi livelli la tecnica è fondamentale, ma la differenza la fanno testa e professionalità. Adesso nel calcio, come nella vita, c’è chi fa tre minuti e sembra un fenomeno, e la quotazione sale senza motivo. Poi passa una settimana e spariscono. I giovani vanno tutelati. Meglio allenare un Ronaldo o un giovane di talento di oggi? Molto meglio il primo".

"Agnelli? Siamo stati insieme anche quest’estate, è rimasto un bel rapporto. Alla Juventus ho avuto la fortuna di vincere, prima con Marotta, poi senza di lui. Mi è rimasto tanto della Juventus, mi ha insegnato tanto come mi ha insegnato il Milan. Agnelli è giovane con grandi vedute europee, sta facendo tutto il possibile per migliorare il calcio italiano”.

Marotta ha fatto una squadra forte e ha preso un allenatore, Conte, facendo una scelta di peso. L'Inter può giocarsela per vincere lo scudetto”.

"La Juve di Sarri? Devo proprio dare una risposta diplomatica? Non l’ho guardata di nascosto, ma normalmente in tv. Ho visto un pezzetto di Juve-Napoli, ma le ho viste un po’ tutte. Adesso che sono fermo posso finalmente guardare le partite, quando allenavo non le guardavo mai…”.