Il suo gol da copertina, al momento, non deve certamente illudere. Quello vissuto sino ad ora è calcio d’agosto, buono, come direbbe Bobo Vieri, solo per vendere i giornali. Ma nell’era del digitale qualche considerazione in più può, e probabilmente deve, anche farsi: il gol messo a segno contro l’Atletico Madrid è un piccolo capolavoro, e le prestazioni di Lautaro Martinez sono state funzionali e importanti lungo tutto il precampionato, deciso peraltro a suon di gol. 

Luciano Spalletti lo ha però rimproverato, dopo la vittoria al Wanda Metropolitano, un segnale che al di là della critica in sè - Lautaro deve perdere meno palloni sulla trequarti ed essere più disposto e disponibile a dialogare con i compagni - mostra chiaramente il progetto di farne un giocatore importantissimo. Un progetto che, giusto per fare un esempio particolarmente scomodo in casa Inter, non aveva mai coinvolto un giocatore come Gabigol. 

Contro il Sassuolo, la prossima settimana, Lautaro rischia fortemente di giocare titolare. Perchè il trequartista designato per giocare dietro Icardi, Radja Nainggolan, è al momento ancora convalescente. Infortunatosi praticamente subito, il Ninja ha saltato tutto il precampionato, e ha mostrato tutta la sua insoddisfazione sui social per un infortunio che ne ha pregiudicato la preparazione. Lo spazio trovato da Lautaro è stato probabilmente figlio di questo imprevisto, ma l’argentino non si è fatto cogliere impreparato: l’attacco a 2 è un’ipotesi, anche perchè Martinez ha dimostrato di saper partire anche qualche metro dietro Icardi invogliando anche lo stesso capitano a scambiarsi frequentemente la posizione con il suo compagno di reparto. 

Tecnica, grinta e senso del gol, Lautaro ha probabilmente tutto per sfondare, ed è difficile che Spalletti, specie se non dovesse arrivare Modric, possa rinunciarvi. Magari anche arretrando il raggio di azione di Nainggolan e sacrificando qualche altro centrocampista.