Edin Dzeko non è partito per il ritiro della Nazionale bosniaca, rimasto a casa per la frattura dello zigomo rimediata nella sfida con il Cagliari. I tempi di recupero stimati sono di un mese e a testimoniarlo ci ha pensato Bruno Pesucci, chirurgo maxillo facciale che lo ha operato lunedì scorso a Villa Stuart. Queste le sue dichiarazioni ai taccuini del Corriere dello Sport.

"Si è trattato di una brutta frattura. Inizialmente, sembrava rotto solo l’arco zigomatico, ma poi abbiamo riscontrato anche una frattura al margine inferiore dell’orbita dell’occhio destro. E’ stato necessario fare un intervento di osteosintesi, con l’utilizzo di una placca fissata da viti per stabilizzare l’orbita. Solo così si poteva contenere la frattura dell’arco zigomatico.

In altri casi mi sono trovato a intervenire su fratture isolate. Questa di Edin è più complessa, perché è doppia e quindi la stabilizzazione sarà più lunga.

Gli ho consigliato di non partecipare alla trasferta di Genova. Dzeko riprenderà lunedì la preparazione fisica, gradualmente potrà fare qualche allenamento con la maschera, per andare in panchina nella partita di Europa League di giovedì 24 ottobre. Se la gara non necessita il suo utilizzo può programmare di rientrare nella partita successiva, quella del 27 contro il Milan. Ripeto quello che ho detto anche a Edin: non deve avere fretta. Bisogna tener presente che qualsiasi maschera, anche la più leggera, è sempre una limitazione, il calciatore può essere limitato guardando lateralmente. Edin ha ancora dolore, è stato operato lunedì, deve stare tranquillo per una settimana. Ha già fatto un controllo con la Tac, la riduzione della frattura è perfetta. Lunedì lo rivedo e potrà ricominciare la preparazione".