Sono attesa novità in giornata, oggi, da Pegli, in merito alle condizioni di Lukas Lerager, che ieri ha sentito tirare un muscolo e s'è fermato in via precauzionale. Lo staff medico non sembra preoccupato, in merito, ma servirà pazientare un po' per capire realmente le condizioni del mediano danese, sinora titolare fisso con Schone e Radovanovic, ma con un incalzante alternativa alle spalle: Ricky Saponara. Il fantasista, pupillo di Andreazzoli, è pienamente recuperato, e pur non essendo al massimo della condizione, si candida per essere un'alternativa di pregio, anche a gara in corso, per il Grifone. 

Dal 3-5-2, quindi, il Genoa potrebbe virare ad un più offensivo 3-4-1-2, modulo che prevederebbe ovviamente l'esclusione di uno tra Radovanovic e lo stesso Lerager. E se solo per questa settimana le condizioni di quest'ultimo potrebbero spostare l'ago della bilancia, alla lunga l'ex Chievo sembra rischia di essere l'indiziato numero uno a perdere il posto, nonostante le sue capacità da equilibratore siano indubbie e la sua intesa con Schone sia assodata. 

E' vero anche che difficilmente vedremo per tutti e 90' di tutte le partite Saponara in campo, viste anche le sue condizioni fisiche e atletiche non ottimali. Sarà un Genoa ibrido, dunque, che giocherà con Saponara quando dovrà attaccare, e senza quando dovrà difendere. 

E che si concederà anche spesso di variare sulle corsie laterali, visto che Pajac a sua volta potrebbe sostituire Barreca, quando necessario, mentre Ghiglione è certo del posto. In difesa, poi, ci sarebbe Biraschi che scalpita, e che va ad insidiare Zapata già della sfida contro l'Atalanta. Davanti, invece, non si cambia: Pinamonti e Kouamé non si toccano, nonostante Pandev, Favilli e Sanabria siano arruolati e in buona condizione.