Interrogato dal Corriere dello Sport, il presidente della Fiorentina Commisso ha confidato che sperava in altri botti di mercato: "Ho scoperto quanto le trattative siano fragili e vengano influenzate dal potere degli agenti. Volevamo De Paul, Raphinha, De Rossi e Nainggolan, ma le richieste per i primi due secondo noi erano troppo alte. Tra entrate e uscite non c'è una grande differenza, abbiamo aumentato il monte ingaggi a 50 milioni ma non è abbastanza. Con il fatturato attuale non possiamo spendere 250 milioni, dobbiamo aumentare i ricavi per farlo".

Appello ai tifosi in vista della gara con la Juventus: "Non voglio più sentire cori nè sull'Heysel nè su Scirea, come non voglio più sentire cori contro il Sud. Andiamo contro noi stessi, io sono calabrese, Joe Barone è siciliano, Montella è napoletano. Ai capi della curva Fiesole chiedo di controllare quei pochi che urlano quelle cose".

Chiesa resta: "Non abbiamo mai ricevuto una telefonata nè dalla Juve nè da nessun altra squadra. Qualcuno fa del male al ragazzo tirando sempre fuori questa storia, ma la nostra posizione è stata chiara fin da subito. Qualcuno dice che Della Valle mi ha venduto la società a patto di non vendere Chiesa ma è tutto falso. Nessuno toglie settanta milioni da una trattativa".

Altri giovani validi: "Castrovilli gioca veramente bene, penso che presto verrà convocato da Mancini in Nazionale. Quello che mi chiedo è perchè non giocasse già lo scorso anno. Poi abbiamo Sottil e Ranieri in Under 21 e tanti giovani di talento come Vlahovic e Montiel".

Su Montella: "Lui è sempre calmo, pacifico, è molto diverso da me. Ogni allenatore ha il suo modo di stimolare la squadra. Il lavoro di Montella è ancora un cantiere aperto, visto che ci sono tanti giocatori nuovi che neanche si conoscono tra di loro. Con il Napoli abbiamo fatto una buona gara, con il Genoa meno. Adesso vedremo come andrà con la Juve, ma ci vuole tempo".