Zdenek Zeman, ex allenatore di Roma, Lazio, Foggia e Pescara, ha parlato della nuova Serie A al Corriere dello Sport: "Attacchi scatenati? Ho il sospetto che non ci annoieremo, anche se la rosa della Juventus è così enorme da lasciare il sospetto che possa restare distante dal resto del campionato. Ma capiremo subito se le principali concorrenti riusciranno a stare incollati ai campioni d'Italia. Io penso che andremo incontro a un torneo più equilibrato e che ci divertiremo".

"Più gol? E' la dimostrazione che c'è un bel po' di coraggio in più: d'altro canto nel calcio vince chi ne fa uno in più. Però va anche aggiunto, per onor di verità, che di errori individuali dei difensori ce ne sono stati e qualche incertezza arbitrare s'è già registrata".

"Chi mi incuriosisce? Mi viene da pensare, ognuna per un motivo diverso, alle solite cinque-sei: quelle che hanno chiuso nei primi quattro posti della passata stagione, Milan compreso, ma soprattutto la Lazio".

"Sarri? Ha dovuto smettere di allenare per un periodo più o meno luno e questo diventa un pregiudizio. Le sue teorie, per attecchire, hanno bisogno della sua presenza, delle sue indicazioni. Nella Juve di questa fase, non ci sono tracce del Napoli di Sarri: ma era già complicato che si potesse seminare in poche settimane, con la sua assenza è divenuto tutto più difficile".

"Conte? Anche a lui va concesso un periodo per riuscire a far capire alla squadra le proprie teorie. Per ora ha solo tolto Icardi. L'Inter rinuncia a un uomo che nelle sue stagioni in nerazzurro ha segnato più di 100 gol. Non mi sembrano pochi. Quelli come Icardi sono sempre utili. Lukaku? E' un centravanti fisico, aspettiamo".

"Se Cristiano Ronaldo fa quel che sa, arriva a quaranta gol. Se fa un po' meno di quel che sa, può avvicinarsi a quella cifra".