Dopo dieci giorni in ospedale, il medico dell'Inter Piero Volpi è guarito dal Coronavirus ed è tornato a casa. Ecco le sue parole a La Stampa: "Sono stato fortunato a riprendermi dopo dieci giorni in ospedale. Spero di tornare presto al lavoro all’Humanitas. Ma penso soprattutto ai medici e agli infermieri che sono esposti al contagio e alle persone che non ce l’hanno fatta. Questa esperienza dimostra che esiste ancora una percezione sottovalutata della situazione reale. Il pericolo non è ancora percepito del tutto da troppa gente".

Serve attenzione: "Assolutamente, bisogna avere grande cautela e grande rispetto delle disposizioni impartite dalle autorità. Io non ero in prima linea contro il virus, come altri medici. Può essere che lo abbia contratto visitando un paziente. Per questo motivo occorre grande attenzione contro questo virus che ti spegne il corpo e ti porta in rianimazione. Questa percezione non è ancora globale".

Non ci sono date per la ripresa della Serie A

"Dobbiamo avere tutti pazienza perché siamo in una situazione assolutamente emergenziale. Prima viene la salute di tutti: giocatori, staff tecnici e tifosi. Solo dopo viene tutto il resto. Bisogna lasciare ogni decisione alle autorità scientifiche competenti. In Italia abbiamo delle eccellenze in questo campo. Spetta solo a loro dire cosa si può riaprire e cosa no. Solo quando arriverà questo via libera potranno entrare in scena i medici dei club. Prima non ha senso parlare di ripresa. Non serve a niente fare ipotesi di giorno in giorno sulle date".