Mario Balotelli, attaccante del Brescia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Ecco uno stralcio della sua intervista:

Le parole di Mario Balotelli

Balotelli (Getty)

"So di poter fare di più e non sono soddisfatto. Sono ancora in tempo per rimediare. Avrei potuto essere più in alto, forse, ma non mi pento delle mie scelte, né di qualche stupidata giovanile. Non avrebbe senso ora. Sono cresciuto, l’istinto sostituito con il lavoro. La svolta è stata a Nizza, ma anche l’ultima stagione al Milan è stata formativa. A diciotto anni non capivo, ma non sono mai stato stupido. La gente trova più interessanti i giudizi negativi.

Squalifica? Un rosso del ca***. Mi è scappato un vaf**** e l’arbitro mi ha cacciato. Ma se fossero puniti tutti i vaffa che si sentono in campo le partite finirebbero con due giocatori per squadra. Da quando sono tornato in Italia non ho rotto le scatole a nessuno, mi alleno seriamente, non tralascio nulla, mi adatto alle esigenze dell’allenatore e dei compagni, anche se a volte in partita mi sembra di fare il centrocampista.

Se presi singolarmente quelli che fanno i buu allo stadio sono tutt’altro che razzisti. Però, vedi, quei cori fanno male. Mi facevano male a sedici anni, a venticinque, mi fanno male ancora oggi".