Da quando nel Mondiale under 21, accanto a Pogba, stupì il mondo, ne è passato di tempo. Oggi Jordan Veretout è il regista della Roma, ma soprattutto è la certezza tecnica di una squadra che anche a causa di diversi infortuni ha vissuto momenti certamente non stabiliti in questi primi mesi di Fonseca. 

Accanto a lui si sono alternati, oltre a Cristante, Mancini, Diawara e anche Pellegrini, tutti accomunati da una cosa: un rendimento sempre al di sopra delle aspettative. E forse il segreto sta nelle gambe del tredicesimo centrocampista della Serie A per km percorsi, che non figura nelle top 10 di statistiche per numero totale di passaggi o precisione, ma offre una sicurezza tattica e tecnica che spinge i compagni di squadra a potersi fidare tranquillamente di chi gli sta accanto. 

Un rendimento, peraltro, confermato dal fantacalcio: 6,29 di media voto, 6,5 di fantamedia. Un risultato straordinario, se si pensa che Veretout ha preso sì soltanto due insufficienze, ma una fu un pesante 4,5 alla 5.a giornata. E dalla 8.a alla 13.a? Mai sotto il 6,5. E c'è di più: dopo l'errore di Kolarov con il Napoli, in El, con il serbo in campo, è stato Veretout a presentarsi dal dischetto, operazione non ripetuta poi contro il Verona soltanto per la presenza in campo di Perotti.