Domani sera il Milan affronterà il Bologna nel posticipo del lunedì, Gattuso in conferenza assicura impegno dopo le polemiche: "Ci siamo allenati bene, è stata una settimana in cui ho sentito tante inessattezze e tante robe sbagliate. La decisione del ritiro l'ho presa io e la società mi ha appoggiato, ho visto una squadra incazzosa e dobbiamo dimostrarlo sul campo".

Sull'avversario, il Bologna: "Stanno bene, da quando c'è Mihajlovic viaggiano molto forte. Hanno velocità, hanno cambiato modo di giocare ma ripeto, domani possiamo ancora affrontare la squadra più forte al mondo, ma abbiamo il dovere di dire la nostra, dimostrare che siamo vivi con una prova gagliarda".

Sulla sua situazione: "Secondo voi posso essere spento? È normale che dopo solo 5 punti in sette giornate si è un po' così. Ma secondo voi io mollo? Vedetemi la mia storia, ho sempre lottato fin dai 17 anni. Quando non avrò più voglia resterò coi miei figli e i miei cani, mi godrò la vita. Nelle difficoltà è l'allenatore il primo che va in croce, ma non è vero che sono molle o dimesso. Ho due anni di contratto, le dimissioni non fanno parte del mio modo di essere. L'obiettivo è portare il Milan in Champions".

Anche in società le cose con chiare: "Dire che siamo in difficoltà è diverso dal dire che l'allenatore non ha grinta o non ci crede più. Non siamo solo 25 giocatori, siamo tutti insieme. Basta anche con le questioni su Leonardo e Maldini: c'è un rapporto professionale e di stima. A livello di campo può esserci una discussione, ma a livello umano c'è rispetto, ci diciamo le cose in faccia. La società non mi ha detto nulla sul mio addio".

Nessun problema con Bakayoko: "È tutto rientrato, ha chiesto scusa alla squadra e il discorso vale anche per lui".

Verso il recupero Conti"Ieri ha fatto la prima parte di allenamento con noi, oggi proverà ad allenarsi con il gruppo".

Romagnoli ha chiesto scusa: "Gli ho parlato sia a fine partita sia l'altro giorno. Ha chiesto scusa ai ragazzi per il gesto all'arbitro. E' migliorato tanto, il giorno successivo ho parlato con lui nel mio ufficio".