Gary Cahill, simbolo del Chelsea degli ultimi anni, oggi al Crystal Palace, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Daily Mail dove si è soffermato soprattutto su Maurizio Sarri e Antonio Conte, attualmente allenatori di Juventus e Inter nel nostro campionato. Queste le sue parole.

Chelsea, Cahill contro Sarri

“Siamo andati ai Mondiali 2018 e siamo arrivati in semifinale, quindi io mi sono perso il ritiro, problema enorme. Sarri era concentrato sulla tattica, forse troppo, e io mi sono perso tutta quella parte. La questione è iniziata con il piede sbagliato e a metà stagione qualsiasi tipo di rapporto ci fosse era andato. E non ci sarebbe mai stato modo di recuperarlo.

Rispetto? È difficile avere rispetto per alcune delle cose che ha fatto. Ma ho molto rispetto per il club e per i calciatori. Da giocatore importante, da capitano, avrei potuto mandare tutto all’aria, ma non è così che si fa. È stata sicuramente una delle cose mentalmente più difficili da affrontare, anche perché è durata tantissimo

Sfrutteresti l’opportunità. Senti un desiderio che brucia dentro di te, che dice ‘dammi cinque partite e la maglia non me la togli più’. È un tipo di arroganza che devi avere. Il problema è che Sarri quelle cinque partite non me le ha mai date…”

Su Antonio Conte


 “E' un grande allenatore. Ha detto ‘ok, cambiamo’. Conosce quella formazione a memoria e voleva in campo giocatori che sapessero a memoria il loro ruolo in quello schema. Se non lo sapevi, non giocavi. I Conte, i Mourinho, non staccano mai. L’attenzione ai dettagli, il modo di pensare, hanno una enorme fiducia nei propri mezzi. Un’arroganza in senso positivo".

Sarri (Getty Images)