Il centravanti del Napoli Arek Milik ha rilasciato un'intervista al portale della Serie A nella quale si descrive: "Dove sono nato io il calcio è molto importante, in Polonia è tra le cose più importanti, anche nella mia città. Tutta la vita si concentrava intorno al calcio. Penso che la cosa più importante e il mio punto di forza sia la testa. Nel calcio il corpo è importante come la testa. Non arrendersi mai è la cosa più importante della mia vita".

Milik allontana i paragoni con il suo connazionale Lewandowski: "Non mi piace essere paragonato a lui, è un giocatore totalmente diverso, un calciatore fantastico. È il nostro capitano, la superstar della nostra squadra".

Sugli infortuni: "Ho rotto due volte i legamenti ma tutto è ancora possibile. Sono un ottimista e cerco sempre di trovare qualcosa di positivo. I miei due infortuni oscurano i momenti positivi, che sono stati meno di quelli difficili. L’infortunio è stato un momento duro, spero che i problemi con la salute siano finiti e ora arrivino solo i bei momenti".

Adesso testa al Mondiale con la Polonia: "Vogliamo vincere e giocare al meglio delle nostre possibilità. Il Mondiale è qualcosa di importante, una specie di torneo della vita. Un giocatore può partecipare a 2-3, al massimo 4 Mondiali. Non riusciamo a togliercelo dalla testa".