Gian Piero Gasperini non ci sta. Il tecnico dei bergamaschi non le ha mandate a dire nella conferenza post gara del match perso contro il Copenaghen e valso l'eliminazione ai preliminari di Europa League. Questo un estratto della sua conferenza:

GLI EPISODI - "Le partite a eliminazione diretta sono così, sono diverse da quelle di campionato dove hai sempre la possibilità di rimediare. In questo tipo di gare conta la freddezza, la lucidità, la determinazione nel segnare. Noi non siamo riusciti, su 30 episodi, a realizzarne uno".

LE SCELTE - "Obiettivi? Non entro più in questa vicenda, perché è una battaglia continua: voi dite sempre che questa è la rosa più forte nella storia dell'Atalanta, però dimenticate che si gioca in 11 e io sicuramente 26 giocatori non li posso schierare. Anzi: faccio anche fatica ad allenarli."

LE CRITICHE - "Qui a Bergamo c'è sempre da ridire: quando diamo il massimo direte perché gioca Berisha o perché gioca Gollini...oppure sul modulo, sulle tre punte. Questo è quello che succederà. Io cercherò di dare il massimo, ma non voglio entrarci in questo rimpallino, un giochino che è partito già da un po. Io rispetto i pensieri di tutti, vi sto dicendo la mia. Giocherò con 11/14 giocatori. Per regolamento non ne posso mettere di più. Gli allenamenti 14 contro 14 non li posso fare. Cercherò di abituarmi nel migliore dei modi possibile. Ma questo giochino, perché ha giocato uno e non l'altro, durerà per tutto l'anno". Parola del Gasp.