Leo Messi, attaccante del Barcellona prossimo avversario del Napoli in Champions League, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Mundo Deportivo:

Le parole di Messi

"Non riesco a pensare di lasciare il Barcellona. Se un altro club mi vuole non ci sono problemi, ma vorrei continuare a vincere col Barcellona.

Sfida al Napoli? Da tanto tempo volevo giocare al San Paolo ma non mi era mai capitato. Ora è arrivato il momento e sono molto entusiasta di vedere com'è, anche se è un altro stadio dato che è stato rinnovato e la gente è diversa. Ma l'esperienza di giocare lì sarà molto bella.

Tifosi? Conosco i napoletani e la loro follia per il calcio. Ho avuto alcuni compagni che hanno giocato lì, come Lavezzi, e mi ha raccontato cosa ha vissuto e per questo sono entusiasta di andarci.

I grandi rivali della Champions? Sono tutte sfide difficili, basti pensare alle sconfitte di Psg col Borussia e del Liverpool e Madrid. Credo che oggi Liverpool, Juventus, Psg e Real siano le squadre più forti.

Momento? Stiamo attraversando un processo di cambiamento degli allenatori. Ognuno ha le proprie idee, un altro modo di pensare, di giocare, e noi ci stiamo adattando. Non è facile perché veniamo da Valverdere che ci chiedeva cose diverse rispetto all'attuale tecnico. Ma stiamo crescendo e ci sono ancora margini. Se vogliamo vincere, dobbiamo migliorare in tutto.

Cosa chiede Setien? Mi dà molta libertà, a volte gioco da "nove" e altre da esterno. Ma tutti mi danno liberta in mezzo al campo. Lui è una persona intima e loquace, che cura i dettagli, che ama il calcio e che ne parla costantemente.

Abidal? Non so cosa sia successo, ma ho risposto perché mi sentivo attaccato. Stava accusando i giocatori. Mi dava fastidio che un dirigente stesse attribuendo ai giocatori un licenziamento come quello di Valverde. Alla fine è lui, Abidal, che prende le decisioni. Per questo sono andato da lui a chiarire. Ora comunque l'ambiente è molto più tranquillo. Pensiamo solo al calcio". 

Messi (Getty)