Interessante intervista rilasciata da Nikola Kalinic ai microfoni di As. L'attaccante croato, attualmente all'Atletico Madrid, parla della sua deludente esperienza al Milan ed esalta l'attuale tecnico Gattuso: "Al Milan per me è stata dura: non ho potuto fare la preseason con la squadra e mi allenavo da solo a Spalato attendendo il trasferimento. Sono arrivato a stagione in corso, poi ho avuto tanti problemi fisici. Il Milan è un grande club, abituato a lottare per titoli e vincerli, e vogliono risultati molto rapidamente: avevamo undici giocatori nuovi, c’è bisogno di tempo per costruire qualcosa. Auguro ai rossoneri il meglio, meritano di lottare per la Champions. Gattuso? È incredibile: fuori dal campo scherza e ride tanto, un tipo di compagnia. Ma quando ti alleni o sei in campo…dà tutto e vuole tu dia tutto. Ti mette pressione. È pazzo, in senso buono: una gran persona. Credo il Milan arriverà lontano con lui".

IL POSSIBILE PASSAGGIO IN CINA - "A Firenze ricevetti un'offerta importantissima dalla Cina, erano tantissimi soldi, vero. Ma gioco perchè amo il calcio, non solo per soldi. Se fossi andato lì la mia carriera sarebbe quasi finita, ho deciso di voler continuare nel calcio ai massimi livelli. Non mi avrebbe fatto felice il calcio cinese: avrei guadagnato tanto, ma la mia famiglia non sarebbe stata bene lì. Se fosse stato il contrario sarebbe stato un altro discorso, ma ciò che voglio è giocare nel miglior calcio, contro grandi squadre".

MONDIALI, CHE PECCATO! - "Cos'è successo al Mondiale? Si è parlato già tanto di questo: ora è il passato e voglio concentrarmi con l'Atlético, ciò che è successo è una storia lunga e se n'è già parlato troppo. Vorrei certamente tornare in Nazionale, sono disponibile: è difficile spiegarlo. Chiaro che vorrei tornare, ma qualcosa dovrà cambiare".

IL PRESENTE - "Sono contento: non avevo giocato in Spagna dopo esserci riuscito in Inghilterra e Italia, ma arrivo qui con grande voglia di far bene all'Atlético. Ha richiamato la mia attenzione il gioco: tutti giocano bene, un buon calcio. Non c'è tanta difesa come in Italia qui, tutti vogliono giocare e vincere partite. L'interesse colchonero? Quando uno dei più grandi club, che sta lottando per traguardi importanti, ti chiama...c'è poco da pensare. Mi ha chiamato Simeone e ho parlato con lui: mi ha detto che mi voleva e che avrei giocato molte partite, che ci sarebbero state molte opportunità per tutto. Mi ha fatto molto piacere la sua chiamata: quando vieni in un club così sai che non è semplice avere minuti e spazio, con attaccanti di altissimo livello come Diego Costa e Griezmann".