I numeri non mentono, ma guai a pensare che la strada sia tutta in discesa: dopo l'anomalia di qualche giorno fa, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana guarda con cauto ottimismo al futuro, anche se lancia un monito: che i segnali incoraggianti non vengano scambiati per successi già ottenuti. Oggi, ha ammonito e continuano il governatore, le persone per strada erano già troppe rispetto agli scorsi giorni. Queste le parole rilasciate al consueto appuntamento stampa. 

I NUMERI - "Stiamo proseguendo sulla buona strada. Non ho ancora i dati, ma dalle indicazioni che mi arrivano stiamo proseguendo sulla buona strada, stiamo mantenendo quella specie di linea che non è più in salita: non è ancora in discesa, ma non stiamo andando avanti nella progressione, questo è l’aspetto positivo e a cui guardiamo con grande attenzione e speranza".

OGGI HO VISTO PIU' GENTE IN GIRO - "Questo non toglie che non si debba abbassare la guardia: oggi, non so se sia solo una mia impressione, ho visto più macchine in giro, più gente in giro, come se molti si fossero sentiti autorizzati a non rispettare le norme, come se le notizie buone, o meglio discrete degli ultimi giorni avessero fatto sì che la gente si senta più libera. Amici, no: se ricominciamo la vita normale rischiamo che i numeri ricomincino a essere negativi. Stiamo andando benino ma dobbiamo restare fermi negli obblighi che dobbiamo rispettare e chiediamo al governo di mantenere misure rigorose". 

PROLUNGARE LE MISURE - "Dovremo concordare con altre Regioni, io penso che comunque si debba parlare di almeno la metà di aprile. Lo dovrò concordare con gli altri presidenti, anche perché siamo in una fase positiva, ma dobbiamo renderla più solida. Vediamo cosa deciderà la Conferenza delle Regioni, se si può fare una proposta condivisa al Governo. Noi siamo per mantenere misure rigorose".