Un terzo indagato, oltre al camionista che investì il suo corpo con il pesante automezzo di cui era alla guida, e alla ex fidanzata, presente al momento della morte. E' questa l'indiscrezione lanciata oggi dal Resto del Carlino in merito agli sviluppi investigativi della vicenda Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza, trovato cadavere nel novembre del 1989 sulla statale Jonica cosentina. 

Donato (questo il suo nome, all'anagrafe) Bergamini, 29 anni fa, stando all'esito dell'ultima, attesissima, perizia sul suo corpo riesumato in estate, venne soffocato: non fu quindi l'impatto con l'autocarro in movimento dell'autotrasportatore Pisano la causa del decesso.

Ora l'inchiesta (la terza), riaperta dal nuovo procuratore capo del Tribunale di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che è atta a chiarire la dinamica d'un presunto suicidio mai accettato come tale dalla famiglia dello sfortunato calciatore, dai tifosi rossoblu, e da buona parte del mondo del calcio. A tutti loro, adesso, le indagini degli ultimi mesi dovranno spiegare cosa accadde davvero a Bergamini la notte del maledetto 18 novembre '89, poche ore dopo il suo abbandono del ritiro della squadra, e prima di essere ritrovato a Roseto Capo Spulico. 

Scrive, sempre il Carlino, che "la novità arriva dalla Procura di Castrovillari (l'inchiesta è diretta dal procuratore Eugenio Facciolla) che, da quanto emerge, avrebbe indagato una terza persona dopo gli avvisi di garanzia per omicidio volontario aggravato a Isabella Internò, la ex fidanzata del calciatore, e Raffaele Pisano, il camionista che investì il corpo.

Secondo indiscrezioni, confermate al Carlino da più fonti, la terza persona indagata sarebbe legata alla famiglia Internò. Una svolta che arriva a pochi giorni dagli esiti choc della nuova autopsia sulla salma riesumata l'estate scorsa e che hanno affermato che Donato Bergamini sarebbe stato lasciato sulla statale, e dunque sotto al camion, già cadavere. Soffocato, cioè, pochi istanti prima da più persone". 

Il terzo indagato, scrive invece la Gazzetta, "Avrebbe avuto secondo gli investigatori un ruolo primario nella vicenda e sarebbero diversi i riscontri a suo carico trovati in questi mesi di attività dell’inchiesta" e che "in queste ultime settimane sono state ascoltate più di 70 persone (molte sentite in regioni del Nord) per arrivare a riscrivere tutta la storia del caso". 

Sono attese, adesso, ulteriori e importanti novità.