Il fatidico 13 aprile si avvicina, nei prossimi giorni il Governo renderà note le prossime date anche per una eventuale, graduale, ripresa. Intanto nella conferenza stampa odierna della Protezione Civile, il commissario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere per l'emergenza coronavirus Domenico Arcuri tiene alta la guardia, specificando che l'uscita dall'emergenza è ancora lontana: "Il numero di uomini e donne che perderanno la vita per il virus continuerà a crescere. Nei prossimi giorni in vista della Pasqua non dimenticate mai che si è portato via già 16.523 vite umane. Torno a supplicarvi, nelle prossime ore non cancellate mai questo numero dalla memoria. Attenti a illusioni ottiche, pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall'uscita dell'emergenza, da un'ipotetica ora X che ci riporterà alla situazione di prima, nessun liberi tutti per ritornare alle vecchie abitudini".

LA QUESTIONE MASCHERINE - "Per ora ci occupiamo di rifornire del numero massimo possibile di mascherine le strutture sanitarie impegnate nella lotta al virus. Non ci occupiamo ancora di distribuire mascherine ai cittadini. Se alcune Regioni legittimamente decidono che anche i cittadini devono indossarle, devono occuparsi da sole di farlo".

SPECULAZIONE SULLE MASCHERINE - "Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo dieci volte superiore del suo costo. Questa non è libertà di mercato ma speculazione insopportabile. Non bisogna generalizzare perché si farebbe torto alla quasi totalità degli italiani onesti. Va detto però che anche pochi casi intollerabili, vanno denunciati e combattuti. La speculazione è due volte insopportabile, non si specula sui bisogni degli altri e sulla vita degli altri. Voglio rassicurare che nemmeno una delle segnalazioni ricevute o che riceveremo è rimasta o rimarrà inevasa. Le forze dell'ordine sono già intervenute e continueranno a farlo".