Torna a parlare Jean Kean (candidato alle comunali di Lega Nord in Piemonte), e nella fattispecie lo fa a Radio Capital, in merito all'episodio spiacevole capitato a suo figlio Moise in Cagliari-Juventus.

NOME DI FAMIGLIA - "Si dice Kèan, alla francese".

CAGLIARI-JUVENTUS - "Mio figlio è un ragazzino nato qui, in un ambiente gioioso, gli piace 'ballare', vivere la sua gioia, e non lo ha fatto solo a Cagliari. In Africa quando allarghi le braccia vuol dire che cosa ho fatto? È quello che ha fatto lui. Non è una provocazione, Moise è educato".

RAZZISMO - "Sono rimasto male per le parole di Bonucci, ha sbagliato, non è normale per un capitano, avrebbe dovuto difendere i compagni. A Moise ho detto di restare tranquillo come dovrebbe fare un campione e resistere alle provocazioni. A volte nel calcio c'è razzismo, ma è fatto dai maleducati. E poi con Balotelli hanno fatto la stessa cosa, e oggi lui è ancora animato da uno spirito di rabbia, e questo può influenzare negativamente la carriera di un calciatore. Questo atteggiamento di razzismo nasce quando un giocatore di colore va in nazionale. Prima non lo facevano". 

LEGA NORD - "Il razzismo esiste anche in Africa, ma il mio capitano Salvini è un angelo mandato da Dio a salvare la gente di colore. Le persone non lo hanno capito, lui dice che invece di venire qui in Italia, e dargli 35 euro al giorno, dovrebbero fare altro, per salvaguardare il loro futuro. Da quando è Ministro non ci sono più le navi che affondano. Le ONG sono una mafia e lavorano per soldi. Le navi dovrebbero tornare indietro al loro Paese e a casa loro, l'Italia non è un Paradiso".

I TRATTORI DELLA JUVENTUS - "Li volevo per il futuro, quando mio figlio sarà grande, per coltivare i miei terreni. La Nazionale è stata una gioia, ora in famiglia aspettiamo solo il Pallone d'oro".