Solito punto del giorno per il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana: i numeri sono in linea con le previsioni, il che vuol dire che la curva, per il momento, si tiene stabile. E' presumibile che i contagi dei giorni successivi potranno essere sempre inferiori, un segnale che però non deve rischiare di far abbassare la guardia.

Fontana ha poi lamentato anche una gestione deficitaria a livello centrale dell'emergenza nei confronti di una regione, com la Lombardia, che secondo Fontana ha dovuto provvedere da sola per la maggior parte degli aspetti legati all'emergenza. 

IL NUMERO DEI CONTAGI - "I numeri sono in linea, direi che è un altro giorno positivo perché stiamo assistendo a questo procedere in linea senza aumenti rispetto ai giorni precedenti, quindi si sta verificando quello che i nostri esperti hanno previsto cioè che inizi fra qualche giorno questa benedetta discesa"

IL GOVERNO - "È passato ormai quasi un mese e mezzo dall'inizio dell'epidemia e sostanzialmente da Roma stiamo ricevendo delle briciole. Se noi non ci fossimo dati da fare autonomamente, avremmo chiuso gli ospedali dopo due giorni. Il numero di mascherine che ci arrivavano dalla Protezione Civile non ci avrebbe consentito di aprire gli ospedali. È una vergogna questa, non ci è arrivata se non una piccola parte di ciò che avevamo richiesto. Non abbiamo potuto fare altro che aspettare che da Roma arrivassero istruzioni, risorse e materiali, che stiamo ancora aspettando".