Via social, LeBron James ha parlato della stagione dei Los Angeles Lakers, attualmente primi nella Western Conference e pronti a recitare da protagonisti ai playoff: "Sarebbe dura da accettare una sospensione, molto dura ma potrei ugualmente ritenermi soddisfatto di quello che questa squadra è stata capace di fare quest’anno, con un nuovo allenatore, un nuovo sistema e tante facce nuove, pensavo ci avremmo messo più tempo a diventare squadra, e invece mi sbagliavo e non di poco: è successo tutto più velocemente di quanto pensassi".

E i Lakers hanno dovuto anche affrontare la tragedia della morte di Kobe Bryant: "Posso essere molto orgoglioso di questo gruppo: quello che siamo stati capaci di fare in così poco tempo è davvero speciale. Sono in contatto con tutti i miei compagni e sentoancora più spesso coach Frank Vogel, il general manager dei Lakers Rob Pelinka e Anthony Davis".

NBA anche a porte chiuse

In un primo momento, LeBron si era opposto alle porte chiuse, ma ora ha rivalutato la situazione: "Dovessimo giocare senza tifosi sugli spalti sappiamo che tutta la Lakers Nation ci seguirebbe comunque da casa, davanti alla tv, online, sui loro telefonini e sui loro tablet: sono certo che sentiremmo ugualmente tutta la loro passione e la lealtà con cui ci hanno seguito da inizio anno e starà a noi canalizzarla nella giusta maniera e portarla con noi anche se saremo in uno Staples Center deserto o in qualche altra arena d’America.

Se la soluzione sarà giocare in una sola città, isolati da tutto e tutti allora discutiamone assieme e assieme troviamo il modo di farlo succedere".  

I Lakers possono vincere il titolo NBA: "Siamo convinti di poter rendere i nostri tifosi orgogliosi, lottando fino in fondo per il titolo, per cui quando questa pandemia sarà finalmente sotto controllo e ci permetterà di tornare in campo in un contesto sicuro per tutti non vedo l’ora di poterlo fare".